TUTTO DA RIFARE: IL PIANO TRIENNALE DEVE TORNARE IN CONSIGLIO

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Ragusa, di cui riferiamo in altra parte del giornale, nel corso della discussione sulla richiesta di rinvio della seduta, erano state sollevate perplessità dovute al prossimo calendario di esame del bilancio che vedrà impegnati i consiglieri in un tour de force per la complessità dell’argomento e per i tempi che cominiano a diventare stretti, in vista della scadenza del 30 novembre.

Pare, addirittura che le cose si complicano: da voci di corridoio, sembra che il Piano Triennale delle Opere Pubbliche debba tornare in Consiglio perché approvato senza che fosse stata compresa nello stesso la revisione della rete idrica, lavori per cui c’è un intervento della Regione Siciliana pari a un milione di euro.

Al momento non si conoscono i particolari della vicenda, né si possono identificare precise responsabilità per la dimenticanza che potrebbe provocare un ingorgo per l’attività consiliare.

Pare che la prossima conferenza dei capigruppo, che potrebbe essere convocata per il giorno 4 novembre dovrebbe esaminare la questione e decidere di conseguenza per l’inserimento, all’odg di una delle prossime sedute del Consiglio, della riproposizione del Piano Triennale.

Nella mattinata di oggi, martedì 29 ottobre, circolavano anche voci sulla possibile mancata approvazione dello schema di  convenzione per la costituzione dell’ARO,  Associazione in Area di Raccolta Ottimale per l’organizzazione e la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti con il Comune di Chiaramonte, da parte del Consiglio Comunale del centro montano la cui Giunta aveva aderito all’invito dei colleghi ragusani.

Anche per questa nuova situazione potrebbe presentarsi l’esigenza di riportare determinati atti in Consiglio Comunale, nelle prossime settimane.

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