TREDICI DEFIBRILLATORI SARANNO POSIZIONATI PRESSO STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE DEL COMUNE IBLEO

Presto a Ragusa i maggiori centri commerciali ed alcuni impianti sportivi (privati e non) saranno dotati di defibrillatori, strumenti semiautomatici che permettono di intervenire in situazioni che porterebbero a morte il malato prima che ci fosse il tempo di assisterlo.

Presentata stamane in conferenza stampa la prima fase dell’iniziativa portata avanti dalla quinta commissione consiliare presieduta da Giovanni Di Mauro. Una campagna per la diffusione dell’utilizzo dei defibrillatori in ambito extra-ospedaliero, apparecchi essenziali per fronteggiare la morte cardiaca improvvisa, iniziata parecchi mesi fa e che ha raccolto l’adesione di alcune aziende private come il centro commerciale “Le Masserie”, i centri sportivi Palapianetti, Basaky e Magní, Ergon, Scar, Reale Mutua, Villa Dipasquale, la Hospital Home care, l’agenzia viaggi Corallo, la sezione Rotary Ibla Herea e l’Ordine dei medici. Sponsor grazie ai quali sono stati acquistati tredici defibrillatori che saranno messi a disposizione di strutture pubbliche e private.

“Meritoria l’azione della quinta commissione – sottolinea  il Commissario Straordinario Margherita Rizza – verso la necessità di dotare di questi preziosi strumenti salvavita i luoghi più a rischio per i cittadini. L’organismo consiliare per sviluppare questo progetto – ricorda il Commissario – si è avvalso della collaborazione gratuita di tre medici ragusani, i dottori Noto, Pino e Rinzivillo”.

“La nostra azione non si ferma certamente qua – aggiunge il consigliere Di Mauro – si tratta infatti di un progetto modulare che oggi conclude la prima fase. Questi apparecchi però necessitano di personale qualificato per cui abbiamo affidato la formazione a carico dell’Asp 7 che ha garantito l’apporto gratuito. Continueremo a raccogliere adezioni per reperire maggiori risorse economiche, in questa prima fase verranno dotati i siti privati appartenenti ad alcuni sponsor e i siti sportivi del Comune in cui l’attività fisica è molto intensa come la zona di contrada Selvaggio in cui si concentrano il Palaminardi, la Scuola regionale dello Sport, il centro di ippica e lo Stadio. Altro apparecchio presso il campo Petrulli, lo Stadio Enal e la palestra Bellarmino. Infine sarà dotato anche il quartiere periferico di San Giacomo finora sprovvisto di questa tecnologia”.

“Dobbiamo fare i conti con le statistiche – spiega il dottor Pino – ogni 1000 cittadini c’è un probabile arresto cardiaco quindi è prioritario allocare i defibrillatori in luoghi di grande aggregazione e di svolgimento di attività sportiva. L’interfaccia sarà sempre il 118 ma grande apporto potrebbero darlo i comuni cittadini capaci di usare un apparecchio defibrillatore semiautomatico esterno”.

 

 

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