TRASPARENZA E CONFLITTO DI INTERESSI A VITTORIA…? COSI’ TRASPARENTI DA NON VEDERSI

Una volta si diceva che la parola data da un uomo ha più valore di una carta scritta,-questo è quanto riportano le parole del M.I.S.- a Vittoria non hanno più valore nemmeno gli impegni scritti che questa amministrazione ha preso mesi addietro verso i cittadini, ci riferiamo al codice etico denominato “CARTA DI PISA” cioè quel comportamento  che ha deciso VOLONTARIAMENTE di assumersi , e lo ha fatto per iscritto l’amministrazione verso noi cittadini, un patto sottoscritto con l’associazione Avviso pubblico del quale il Sindaco fa parte da tempo che così riporta sul sito del nostro Comune:

 I principi e le disposizioni del Codice Etico costituiscono specificazioni degli obblighi generali di diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza, imparzialità che qualificano l’esercizio delle funzioni di pubblica responsabilità da parte degli amministratori”    

 Il patto  è chiaro e come dice  “costituisce obbligo”; un art.  di questo codice ci piace particolarmente ed è quello relativo al conflitto di interessi che è a nostro modo di vedere rappresenta la cellula che fa scattare il cancro della corruzione nella PA  nei punti più degni di nota recita così:                                                                                            

     art. 7 . conflitto di interessi.    

 In caso si realizzino situazioni di conflitto di interessi, a rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione, anche qualora non vi sia un obbligo giuridico in tal senso.                                                                                               Sono considerate situazioni di conflitto di interessi: c. la sussistenza di rapporti di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado, ovvero di convivenza o di frequentazione assimilabili, di fatto, ai rapporti di coniugio, parentela o affinità, con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme;                                                             

Continua la nota del M.I.S.: “Quindi , se per esempio, l’assessore ai servizi sociali, ha un familiare che partecipa ai bandi sui servizi sociali è in conflitto di interessi, e se poi si aggiudica l’appalto, be……. , o per esempio, se l’esperto ai servizi sociali è presidente di una cooperativa di servizi sociali e lui da esperto ed amministratore della coop partecipa e pure vince il bando è in conflitto di interesse, oppure se, sempre per esempio, una figlia di una dirigente partecipa al bando di avvocatura e lo vince, nello stesso dipartimento che dirige la madre è in conflitto di interesse, o se, ultimo esempio fantasioso, se si costituisce una società fatta tra gli altri da parenti stretti dell’esperto ai servizi sociali, e gli viene assegnato il servizio di salvataggio nelle spiagge nel periodo estivo è conflitto di interessi, ma naturalmente questi sono esempi, sarebbe impossibile che l’Assessore alla trasparenza voti in giunta l’approvazione di queste delibere o se assente non si opponga successivamente, e lo stesso dicasi al passaggio di tali atti vengano poi mandati per una indagine presso la commissione trasparenza è impensabile che ciò avvenga senza battere ciglio e creare spaccature politiche tali da mettere in crisi i componenti della commissione.  Parlando di vicende reali, perche come abbiamo detto quelli di sopra sono solo esempi di fantasia,  come già abbiamo denunciato nei social network  diversi giorni fa pubblicando il decreto sul conflitto di interessi , a nostro modo di vedere la delega di assessore all’Architetto Dezio viola la recente normativa, riteniamo di aver fatto centro,  questo principalmente grazie al Dgls. 39 uscito ad Aprile 2013 che ha stabilito i casi di inconferibilità ed incandidabilità degli incarichi nella PA di chi opera e riceve compensi dall’ente pubblico, e da notizie arrivatemi in queste ore, afferma il segretario MIS Occhipinti, sembra che sia vicina una presa di posizione da parte di soggetti politici che avallano la nostra tesi, e che hanno Vittoria più a cuore di questa amministrazione. Dell’illegittimità dell’incarico, sono tante le cose che non vanno a Vittoria, ad esempio, la mozione che L’On. Aiello, che  per lo più passata all’unanimità sull’aiuto ai cittadini bisognosi, finita nel dimenticatoio, mi chiedo a questo punto che utilità ha il Consiglio Comunale, se non si adottano nemmeno le delibere approvate da tutti, per non parlare della nomina sul responsabile anticorruzione e del relativo piano triennale 2013-2016 che fine hanno fatto ? e pure sono obblighi di legge . Sempre più cittadini si costituiscono in associazioni e movimenti per questo o l’altro problema irrisolto nella città , indice della discesa politica e governativa dell’ Amministrazione Nicosia”.

 

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