TENTATIVO ELETTORALE DI CEMENTIFICAZIONE DELLA CAMPAGNA IBLEA:

In tempi di campagna elettorale tutto fa brodo, anche sacrificanre al cemento la qualità e la bellezza della campagna iblea.

La maggioranza del consiglio comunale, con l’approvazione della delibera sull’interpretazione autentica dell’art. 48 del PRG, volta a facilitanre a costruzione di edifici residenziali in zona agricola, si è resa infatti responsabile di una delle peggiori violenze al territorio e al paesaggio che si potesse immaginare. Ciò con la complicità del Commissario Straordinario che su un argomento così delicato si sarebbe dovuto astenere dal presentare una tale delibera.

Soprattutto in un momento in cui le imprese del settore delle costruzioni per tentare di uscire dalla crisi, aderendo alle posizioni delle associazioni ambientaliste, convergono verso la riqualificazione energetica e strutturale degli edifici e delle città abbandonando di fatto il consumo di suolo, come è stato evidenziato nel recente convegno ‘Abitazioni e città sostenibili’ tenutosi a Ragusa.

Per fortuna la delibera è un miscuglio di illegittimità, di falsi giuridici e di affermazioni per certi versi comiche tali da non reggere alle opposizioni che Legambiente ha già presentato.

‘Già oggi’ – afferma Antonino Duchi, presidente del circolo Legambiente di Ragusa – abbiamo provveduto ad inviare le nostre osservazioni all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed alla Soprintendenza di Ragusa, chiedendo al primo l’annullamento della delibera in quanto illegittima, ed agli altri l’annullamento dei pareri paesaggistici in quanto anch’essi illegittimi perché in contrasto con l’art. 42 del Piano Paesaggistico. Non si era mai visto – continua Duchi – un manipolo di consiglieri manifestamente incompetenti in materia giuridica votare in contrasto con i pareri resi dall’avvocatura comunale, indicando così che gli avvocati dello stesso comune non capiscono assolutamente nulla di leggi!’

Questa palese forzatura fa sorgere ancora una volta il dubbio che in consiglio comunale c’è chi, invece di tutelare gli interessi comuni, abbia l’obiettivo di tutelare interessi particolari. Per tale motivo Legambiente ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Ragusa che sta già indagando sulle centinaia di concessioni illegittime in zona agricola rilasciate negli ultimi anni dal dirigente dell’UTC di Ragusa.

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