È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
TEMPO DI TASSE, TEMPO DI CARTE!
20 Giu 2014 06:00
Tempo di tasse, di irpef, imu, tari, tasi e così via. Facciamo i conti con i soldi ma anche con le carte che abbiamo nei cassetti. Vorrremmo fare pulizia di tutte queste cartacce ma ricordiamoci che conviene conservare bollette, ricevute, documentazione contabile per un certo periodo di tempo. Ciò come prova dell’avvenuto pagamento a fronte di eventuali future pretese da parte di enti e fornitori e Stato.
I tempi di conservazione variano a seconda del tipo di documento e del relativo termine di prescrizione dei crediti ai quali il documento stesso si riferisce o, in alcuni casi, delle regole dettate dalla legge ai fini fiscali. Il termine di prescrizione è il momento da cui non si è più tenuti a dimostrare nulla, in quanto il nostro creditore non può più pretendere il pagamento del debito. I termini di prescrizione sono fissati per legge e variano a seconda del tipo di documento.
Vediamo allora i termini minimi consigliati per i “documenti” più comuni:
– ricevute affitto: 5 anni;
– ricevute di spese condominiali: 5 anni;
– bollette relative alle utenze domestiche (luce, acqua, gas, telefono): 5 anni
– ricevute imposte: 5 anni a partire dall’anno successivo a quello della dichiarazione di riferimento; in caso di ristrutturazioni edilizie, poiché la rateazione delle detrazioni è su 10 anni, la documentazione per chiedere le detrazioni dovrà essere conservata per 10 anni + 4, quindi 14 anni.
– ricevute spese detraibili (spese mediche, scolastiche ecc): 5 anni a partire dall’anno successivo a quello della dichiarazione di riferimento;
– tassa rifiuti: 5 anni;
– canone RAI: la legge prevede lo stesso periodo di tempo (5 anni) per l’abbonamento tv, ma una sentenza del Tribunale di Torino lo ha invece esteso a dieci anni;
– bollo auto: 3 anni oltre l’anno cui il pagamento si riferisce.
Acquisti e spese varie
– scontrini: per la durata della garanzia del prodotto acquistato;
– ricevute e fatture di ristoranti e alberghi: 6 mesi;
– rette scolastiche e ricevute corsi sportivi: 1 anno (o 5 se si tratta di spese detraibili);
– multe e contravvenzioni: 5 anni.
– cambiali: 3 anni dalla scadenza;
– estratti conto corrente bancario: 10 anni;
– quietanze assicurazioni: 1 anno dalla scadenza (o per il diverso tempo previsto dal contratto).
Fatture commerciali e parcelle professionali: 3 anni.
Tanti altri documenti vanno invece conservati per sempre (atti notarili, atti relativi al matrimonio e alla famiglia, atti relativi alla proprietà della casa ecc.).
In particolare: il libretto di lavoro, le lettere di assunzione, di licenziamento o di dimissioni, le buste paga, i documenti scolastici, di licenza media, di scuola media superiore, i diplomi universitari, gli atti di matrimonio, di separazione e di divorzio, i contratti di affitto registrati, gli atti notarili di compravendita, gli atti di proprietà della casa, le licenze edilizie, le visure catastali dei terreni e dei fabbricati, i contributi previdenziali Inps o delle casse di previdenza, i risultati degli esami medici, le sentenze di Tribunale e le denunce di smarrimento o di furto.
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