TALE E QUALE ALLA CADUTA DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE

La strategia sindacale attuata per la richiesta della stabilizzazione dei lavoratori Forestali da parte del sifus  è stata predisposta in un periodo sbagliatissimo, nessuno mai, avrebbe osato di effettuare una simile follia, nel bel mezzo di una crisi finanziaria che ha visto il nostro paese in grande difficoltà sulle scelte d’attuare per la stabilità della politica europea.

Nel 2010 noi dell’I.S.A. intuimmo la difficoltà della stessa regione siciliana, la quale per il comparto dei lavoratori forestali  era già tardiva, nei pagamenti delle spettanze  e per questo motivo avviammo una richiesta all’Assessorato competente per conoscere le difficoltà che ci rappresentavano i lavoratori nelle varie riunioni. Ci furono messi a disposizione i dirigenti che con delibere alla mano,ci rassicurarono delle liquidità nei pagamenti fino all’inizio della stagione estiva del 2012, poiché questa copertura era stata impegnata già nell’ultimo bilancio del 2011.

A questo punto le sigle maggiormente rappresentative forti delle adesioni nei vari cantieri dislocati in tutto il territorio regionale, in vista della campagna delle domande di disoccupazione iniziavano il giro delle assemblee nei vari cantieri e con la solita politica del dire e non dire continuavano inosservati a portare avanti la situazione del mantenere i loro iscritti.

Ma qualcuno  degli autonomi, in corso d’opera, ” il classico Masaniello “ azzardò l’ipotesi di presentare una legge sulla stabilizzazione e approfittando della politica attuale, spinse le masse a effettuare una raccolta firme per la presentazione di una legge popolare .

L’I.S.A.,  forte dell’esperienza politica sindacale  del suo segretario generale Carmelo Cassia, dietro un confronto con i suoi dirigenti sindacali, reputando sin da subito che tale iniziativa  di raccolta firme per una legge sulla stabilizzazione del popolo forestale  sarebbe stata sicuramente in altre occasioni, ottima per raggiungere i traguardi stabiliti e ben sperati da tutti.

 Ma viste le difficoltà, del governo nazionale e di quello della regione siciliana, certamente  il tutto legato a regole parlamentari nazionali, in caso di eventuali dimissioni  del Presidente Lombardo,  in Sicilia ci sarebbero  state delle grosse  ripercussioni .

Quindi ,L’ I.S.A. ai propri iscritti ha sempre parlato in maniera chiara e schietta, sul piano legale, per la salvaguardia delle giornate e la copertura dei pagamenti, il tutto con sincera verità e grande senso di responsabilità .

Mentre i politici avventurieri e in cerca di consensi , in svariati incontri, con linguaggio “mammalucchino”, dettavano promesse di  fattibilità .

Infine il sindacato I.S.A., fermo sulle sue posizioni, irremovibile a scendere a compromessi , ha sempre mantenuto fede ai valori fondamentali delle famiglie, mettendo al primo posto la certezza della continuità lavorativa anziché la chimera di una stabilizzazione, ripetiamo in un momento sicuramente non  praticabile                                  

                                                

 

 

Questo effetto di trascinamento sulla applicazione della stabilizzazione,imposto in maniera forte da una sola sigla, ha causato alle altre OO.SS. maggiormente rappresentative  un grave danno sul potere contrattuale  visto che parecchi hanno abbandonato le fila delle stesse.

oggi dopo svariate riunioni in tutto il territorio siciliano e diverse manifestazioni  fatte a Palermo, i responsabili del sifus  Stanchi e quasi sfiduciati , non mollano per dignità ma intuiamo dalle loro parole,che  non vi è più certezza, ma fare retromarcia, ormai è troppo tardi, quindi obtorto collo devono obbligatoriamente andare fino in fondo.

Ma il sindacato I.S.A. PER CHI PENSA D’ AVERE  REMATO CONTRO NON LO HA MAI FATTO, HA SOLO CERCATO DI METTERE IN GUARDIA TUTTI IN MANIERA SUPER PARTES.

 

                                                                                                             

                                                                                                              F.to Carmelo Cassia

                                                                                                        Segretario Generale I.S.A.

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