SULLA NOTA DEI CONSIGLIERI COMUNALI DEL GRUPPO PD

In riferimento ad una nota a firma dei consiglieri comunali del gruppo Pd, interviene l’assessore comunale alle Risorse Economiche e Patrimoniali, Stefano Martorana:

 

“Piuttosto che cimentarsi in ricostruzioni fantasiose, sarebbe meglio che i consiglieri del Partito Democratico cominciassero a studiare gli atti inerenti le scelte politico-economiche dell’Amministrazione Comunale. Intanto, i tempi di presentazione degli atti. Il bilancio consuntivo è stato trasmesso il 6 luglio, ossia oltre 20 giorni prima della seduta di Consiglio Comunale; per quanto riguarda la IUC, invece, la trasmissione è avvenuta il 23 luglio, ossia una settimana prima. Ho più volte precisato, anche in questi giorni, che i ritardi sono legati principalmente alla totale assenza di programmazione economica da parte dei governi regionali e nazionali, i quali, da tempo, navigano a vista, riversando gli effetti di tale incapacità gestionale sugli Enti Locali. Basti pensare che l’Imu sui terreni agricoli è stata introdotta a novembre, con i bilanci chiusi, e che dalla Regione Siciliana non si sa ancora nulla del trasferimento ordinario relativo al 2015. Se la realtà conta ancora qualcosa rispetto alle favole, in questo momento il Pd è al governo in entrambi i casi. E’ bene aggiungere anche che la Tasi, introdotta lo scorso anno proprio dal Pd a livello nazionale, e che nel 2014 non è stata pagata a Ragusa per precisa scelta dell’Amministrazione Comunale, è stata introdotta, a partire da quest’anno, proprio per sopperire ai mancati trasferimenti dei governi regionale e nazionale. Il gettito teorico, che è nell’ordine di 7 e non 8 milioni, con detrazioni per oltre 500.000 euro, servirà infatti proprio a coprire i tagli del governo Renzi al fondo di solidarietà comunale, che dal solo mese di dicembre ad oggi, ammontano in totale a 3,4 milioni di euro. A questo si aggiunge, al di là dei proclami e delle rassicurazioni che, purtroppo per il gruppo consiliare Pd, contano appunto come favole e cozzano con la realtà impietosa dei numeri, la totale assenza di risposte da parte del governo regionale relativamente ai 4,9 milioni di euro del trasferimento ordinario del 2015. Il totale, quindi, è ben superiore al gettito previsto per la Tasi. Senza considerare, peraltro, che questa Amministrazione Comunale, sarà chiamata anche a prevedere risorse per spalmare gli effetti del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e il maggiore disavanzo che ne è scaturito, appostando tra le spese circa 600.000 euro l’anno per i prossimi 30 anni, frutto della gestione disinvolta del bilancio comunale negli ultimi decenni. Sarà necessario, poi, stanziare risorse per il pagamento di 2,8 milioni di euro di fatture non ancora pagate, relative ai consumi di energia elettrica di anni precedenti. In virtù di queste considerazioni, quindi, il fatto che la Tasi colpisca indiscriminatamente la popolazione dovrebbe indurre ad una più approfondita riflessione proprio il governo nazionale a guida PD che l’ha introdotta già un anno fa, rendendo i Comuni dei semplici esattori delle imposte. Proprio per alleviare gli effetti di una politica fiscale nazionale impazzita, la Giunta ha adottato lo scorso 27 novembre una delibera che fissa una soglia di esenzione totale dal pagamento dei tributi TARI e TASI nei casi di reddito ISEE inferiore o uguale a 4.236 euro. Non so se sia molto o poco, ma è sicuramente qualcosa di unico, non riscontrabile nella maggior parte dei comuni a guida PD, ed un segnale importante in favore di un’ampia fascia della popolazione. Per quanto concerne, sempre a questo proposito, il riferimento al Comune di Milano, è bene ribadire ancora una volta che la TASI, nel 2014, diversamente dal Comune di Milano e dalla quasi totalità dei comuni italiani, non è stata pagata a Ragusa: un fatto importante che ha consentito un notevole risparmio per contribuenti, ma che quest’anno è risultato insostenibile per il Comune. Regna ancora un’estrema confusione rispetto a tutto ciò che riguarda esperti, consulenti, dirigenti etc. L’art 110 del Tuel, riguarda infatti i dirigenti e non i consulenti. Ed i 254.000 euro citati, non si capisce bene da cosa derivino, probabilmente dalla confusione tra dirigenti, consulenti e staff del gabinetto. A luglio 2013, quando ci siamo insediati, l’Ente aveva in organico 5 dirigenti. Ovviamente, era necessario, per garantire il funzionamento della macchina amministrativa comunale, che fosse ripristinata la situazione precedente, con una copertura complessiva delle posizioni dirigenziali. Ebbene, ciò non è ancora avvenuto. Il dirigente del Settore Servizi Sociali, imprescindibile, è entrato in organico solo a metà 2014, e quello del Settore Ragioneria a settembre dello stesso anno. Le altre due figure dirigenziali, per un totale di nove, su 12 settori, sono state assunte con l’art. 110 (questa volta sì). Nel frattempo, una delle nove figure dirigenziali non è più in servizio e, ad oggi, 5 agosto 2015, deve essere ancora sostituita. Per questa, e per altre due figure dirigenziali, sono state avviate le procedure per l’assunzione con apposito bando. Al momento, tuttavia, il Comune, non ha speso ancora un euro. Ricordo inoltre che l’attuale Amministrazione Comunale, ha previsto dei criteri molto più stringenti con riferimento alle indennità dirigenziali per il raggiungimento degli obiettivi, nell’ottica di una gestione virtuosa e legata ai risultati ottenuti. Se poi, nell’estrema confusione dei consiglieri PD, ci si riferisce alle spese per consulenti ed esperti, è bene fare, anche in questo caso, un po’ di chiarezza definitiva. I consulenti dell’amministrazione comunale, infatti, sono stati: 3 per il settore economico ed 1 per la redazione del Paes e per le politiche energetiche. Il tutto per pochi mesi ciascuno e, nel primo caso, per assenza del dirigente del Settore Ragioneria, con una spesa che non supera, in due anni, i 40.000 euro complessivi. A questo si aggiungono due figure professionali ex. art. 90 del Tuel, riguardanti lo staff del gabinetto, con una spesa nettamente inferiore a quella delle precedenti amministrazioni. In quest’ultimo caso, l’attuale gruppo consiliare PD potrebbe chiedere informazioni direttamente ai colleghi di partito, consiglieri comunali nella precedente sindacatura, i quali a tal proposito avevano espresso forti riserve nei confronti delle scelte della precedente amministrazione. Mi permetto di consigliare che un approfondimento, se voluto, sarebbe molto utile, ed eviterebbe ulteriore confusione. Per quanto riguarda la crescita della spesa corrente, imputata alla presunta inefficienza di questa Amministrazione, sarebbe bene ricordare che 4 dei 5 milioni di crescita citata del livello di spesa riguardano pagamenti di energia elettrica, gravemente sottostimata negli anni precedenti il 2013, cui si aggiunge la crescita fisiologica dei costi, per la restante parte, dei servizi offerti dall’Ente. Incidentalmente, ricordo inoltre che per quanto riguarda il recupero dell’evasione, la nuova anagrafe immobiliare e tributaria, voluta peraltro dalla precedente amministrazione, è partita nei giorni scorsi con i primi 140 accertamenti per superfici totalmente evase. A questi ne seguiranno molti altri, e sottolineo come, al  di là dei proclami che erano stati fatti nel passato, l’Amministrazione Comunale, conscia delle difficoltà economiche dei cittadini, sta adottando tutte le misure possibili per alleviare gli effetti della pur necessaria riscossione degli importi dovuti. Il finale più divertente della favola raccontata dal gruppo consiliare del PD, è però legato al presunto mancato rispetto del patto di stabilità. Il dirigente del Settore Ragioneria ha ampiamente spiegato la situazione durante la seduta del Consiglio, ma forse i consiglieri in questione erano distratti dopo aver trascorso 12 ore in aula. Il tempo delle favole è finito e i numeri in libertà andrebbero ricontrollati con la calcolatrice. Ne regaleremo una a ciascuno dei consiglieri del PD”.

 

 

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