SUL PIANO INTEGRATO DI JUNGI E SUL RESTO

“Abbiamo letto una nota stampa dell’On. Ragusa contenente riferimenti al sindaco di Scicli che troviamo francamente al limite della logicità della ricostruzione storica.

Infatti l’On. Ragusa, a cui mai il sindaco Giannone ha indirizzato giudizi e valutazioni di tipo personale, come pure lui invece fa, nella sua nota non fa altro che confermare quanto già detto dall’amministrazione comunale di Scicli, ovvero prendere atto dei ritardi e delle inadempienze nell’approvazione del piano, che sono state tutte di origine regionale. Altro che accuse a casaccio! E’ d’accordo anche l’on. Ragusa…

Su dove poi si trovasse il sindaco Giannone nel 2014, 2015 e 2016 ha perfettamente ragione l’on. Ragusa: il sindaco lavorava, come da tanti anni, al servizio della sua città, svolgendo la sua professione con grande impegno e facendo crescere la comunità educativa; non si trovava nei palazzi della Regione dove si ritardava, se non addirittura si bloccava, il piano integrato di Iungi.

Quanto poi all’attuale amministrazione comunale di Scicli, tutto si può dire tranne che sia refrattaria al dialogo con le istituzioni e con la comunità. Anzi: la città è stata rimessa, dopo anni di isolamento istituzionale, in un circuito virtuoso di rapporti e relazioni che coinvolgono tanto la parte politica regionale, con riferimento alla deputazione iblea (es. on. Di Giacomo, Dipasquale, Assenza) ma anche assessorati regionali (es. Barbagallo, Marziano), quanto quella amministrativa, a partire dalla Prefettura di Ragusa, che tanto sta aiutando il comune di Scicli nell’affrontare alcune questioni centrali per la vita della città.

Ma non solo: nella città è stato rimesso in moto un meccanismo di partecipazione e democrazia dal basso che coinvolge l’intera comunità. L’aria che si respira a Scicli è molto, ma molto diversa dal passato più o meno recente. E anche il  linguaggio della politica è diverso, molto diverso da quello del passato più o meno recente.

 Se poi, l’on. Ragusa non si sente coinvolto in questa rete di relazioni e in questo nuovo spirito cittadino, o parla un linguaggio politico diverso da quello dell’amministrazione comunale e delle forze politiche, sociali e culturali da cui nasce questa esperienza politica, ci si consenta di dire che è un problema suo, non dell’amministrazione Giannone.

L’amministrazione Giannone e il sindaco in prima persona sono disponibili a collaborare con chiunque e a tutti i livelli politici. Ma guardando sempre all’interesse generale della comunità, che è l’interesse di tutti e di ognuno, nessuno escluso.

Quanto infine alla possibilità di un confronto diretto del sindaco Giannone con l’on. Ragusa, non può mancare certamente per causa del sindaco!!! Ma chiaramente chi è di fatto già in campagna elettorale come l’on. Ragusa, per la quarta volta candidato all’Assemblea Regionale, non può accusare gli altri di essere sempre in campagna elettorale. Il sindaco è stato eletto nel novembre 2016 dagli sciclitani, ha sconfitto la coalizione di cui era parte anche l’on. Ragusa e sta ora governando la città, in attuazione del programma e dei progetti che hanno ricevuto il consenso dei cittadini.

L’on. Ragusa afferma che sa quali sono stati gli obiettivi raggiunti per salvaguardare e creare nuove opportunità per Scicli, determinatasi grazie alla sua lunga esperienza parlamentare. Bene, ma che c’entra quest’argomento con il piano integrato di Iungi e con l’amministrazione comunale!!! Gli obiettivi e le opportunità di cui parla l’on. Ragusa li valuteranno i cittadini, ma ci si consenta di dire che anche questo è un problema dell’on. Ragusa, non certamente dell’attuale amministrazione comunale di Scicli”.

 

 

 

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