STRADA PROVINCIALE RAGUSA-MARE: LA PERICOLOSA INTERSEZIONE DI CONTRADA CAMEMI

Dopo una manifestazione di protesta attuata nell’ormai lontano mese di agosto del 2009 da residenti e villeggianti di contrada Camemi, oramai stanchi della sordità e dell’indifferenza degli amministratori provinciali verso una loro specifica richiesta, sottoscritta da decine e decine di persone, con la quale si chiedeva la messa in sicurezza di uno dei più pericolosi incroci esistenti lungo la strada provinciale 25, la Ragusa Mare, l’Assessore Provinciale alla Viabilità, a maggio dell’anno successivo, convocava una riunione di servizio per affrontare l’argomento. In quella sede, in cui veniva effettivamente riconosciuta dall’ente proprietario della strada l’estrema pericolosità di quell’intersezione, ubicata in piena curva, in un tratto di strada in discesa ed al termine di un lungo rettilineo spesso percorso a velocità eccessive, si stabilivano due tipi di intervento: il primo di natura immediata per limitare la situazione di pericolo in vista dell’imminente stagione estiva (quella del 2010) ed un altro più articolato, a lungo termine, da inserire nel piano triennale delle opere pubbliche, che avrebbe definitivamente risolto le viziosità di quell’incrocio, in passato interessato da numerosi e gravi incidenti stradali, anche mortali.

Ebbene, il primo intervento vedeva la luce, ma, ad oggi, a distanza di quasi un anno, nulla si è visto in merito al secondo intervento risolvere definitivamente la gravissima situazione di pericolo per quanti percorrono quell’incrocio. Proprio in questi giorni la gente di Camemi ha appreso dell’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, nel quale sembrerebbe che non sia stato inserito alcun intervento per quell’incrocio. Per questo motivo le persone hanno capito di essere state tradite da quegli amministratori in cui avevano riposto tanta fiducia. Non sono stati presi in considerazione neanche gli emendamenti della Terza Commissione Consiliare, che già da tempo ha – seriamente – attenzionato la pericolosità di quell’intersezione. Solo chiacchiere e proprio per questo motivo residenti e villeggianti si chiedono come fare per rendere pubblico il loro disagio, che poi è un sentimento che accomuna ogni automobilista che percorre la S.P. 25, in quanto tutti potenzialmente esposti al rischio di essere coinvolti in incidenti stradali in quel luogo. E’ mai possibile che si debba sempre ricorrere a petizioni popolari per richiamare l’attenzione sull’importanza della sicurezza stradale, principale dovere di chi è preposto a curare il settore della pubblica viabilità e che in tale veste dovrebbe tutelare l’incolumità di chi su quella striscia di asfalto ha già visto spargere troppo sangue di innocenti ed inconsapevoli vittime dell’inerzia amministrativa? A Camemi, chi convive tutti i giorni con la pericolosità di quell’incrocio, ritiene di fondamentale importanza dotare l’intersezione di un impianto di illuminazione pubblica, considerando tra l’altro che quel tratto di strada, pur essendo stato dichiarato a novembre 2010 centro abitato, lungo la provinciale per Marina è rimasto uno dei pochi, se non l’unico, a non avere un impianto di illuminazione che mitighi il pericolo.

L’altro problema, sicuramente quello principale, è costituito dal costante rischio di scontri frontali tra chi, provenendo da Marina di Ragusa, attende per svoltare a sinistra ed alcuni incoscienti che, incontrastati, sorpassano in curva scendendo da Ragusa. Proprio a tal proposito ci si chiede: ma è così difficile realizzare una canalizzazione? Dobbiamo ricordare noi all’ente proprietario della strada che la rete viaria provinciale è piena di intersezioni canalizzate, per cui sicuramente un simile accorgimento si potrebbe adottare anche a Camemi, il cui tratto di strada provinciale che lo interessa attraversa un centro abitato, dove proprio per questo motivo il limite massimo di velocità potrebbe (o dovrebbe) essere considerevolmente abbassato? Sembra quasi certo che mai si vedrà la luce, per cui ci si dovrà convincere che per vedere un barlume di chiarore artificiale in quell’incrocio ci si dovrà autotassare o posizionare lungo i muri a secco che delimitano la carreggiata, al di fuori da essa, dei lumi a gas, magari la sera del Lunedì dell’Angelo, quando il notevole traffico veicolare costituirà l’anteprima di ciò che si vedrà tutte le sere d’estate. Profondo è il rammarico della gente di Camemi al solo pensiero che, per far sentire a chi di competenza il proprio accorato grido di aiuto, per far valere il sacrosanto diritto alla sicurezza, che per chi è stato chiamato a dare risposte alle aspettative del territorio dovrebbe essere un dovere, dovrebbe affidarsi a proteste pubbliche di poco gusto, ai limiti del ridicolo, e che, in quanto tali, non rientrano nelle proprie abitudini.

L’estate è ormai alle porte e tutti sappiamo dell’enorme mole di traffico veicolare che, puntualmente, si riverserà sulla strada provinciale Ragusa – Marina di Ragusa: speriamo veramente che non si verifichino incidenti in quell’incrocio, perché in tal caso oltre a chi avrà la responsabilità materiale ci sarà chi dovrà sentirsi in colpa moralmente!

 

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