Stop ristorazione, Gurrieri: “Filiera agroalimentare ragusana danneggiata. Anche il Comune di Ragusa sospenda tributi e crei un fondo”

Anche il Comune di Ragusa faccia la sua parte sostenendo le attività di ristorazione attraverso la rimodulazione dei tributi locali e la creazione di un fondo. E’ la proposta che lancia il consigliere comunale Giovanni Gurrieri dopo lo stop giunto per motivi sanitari dal Governo nazionale a bar, ristoranti, agriturismi, e pasticcerie. L’idea è quella di abbinare il ristoro che sarà previsto a livello nazionale, annunciato dal premier Conte, con un aiuto anche in ambito locale da concordare con i diretti interessati e i loro rappresentanti.

“La ristorazione è espressione delle principali filiere produttive italiane e ha un suo ruolo determinante anche in Sicilia e in ambito locale – evidenza il consigliere comunale Gurrieri – Basti pensare alla filiera agroalimentare che nel ragusano genera il prodotto interno lordo più elevato del Paese.

Personalmente non condivido in toto quanto deciso ieri dal Governo nazionale nei confronti di un settore già notevolmente in sofferenza. Si poteva fare una distinzione di fasce orarie tra le categorie di somministrazione e permettere, nel rispetto delle norme di prevenzione, di continuare ad espletare il proprio lavoro senza lasciare dipendenti a casa, senza bloccare i fornitori e senza creare ulteriori danni.

Penso alla nostra Ragusa e all’eccellente offerta enogastronomica, come poche altre città italiane, ai nostri imprenditori della ristorazione e della somministrazione, ma anche della cultura e dello spettacolo, che in un periodo di assenza dei flussi turistici, contavano solo sul cliente locale.

Adesso è importante che l’Amministrazione comunale crei un fondo per sostenere queste imprese e i professionisti del mondo della creazione, bisogna dare un importante e celere sostegno alle categorie coinvolte a partire dall’esenzione di tutti tributi locali, convocando immediatamente un tavolo di concertazione con le associazioni di categoria, perché nessuno rimanga solo.
Dall’altra parte invito tutti a fare sistema, sostenendo i nostri imprenditori affinché possano continuare ad essere conduttori delle proprie aziende e a offrirci i loro servizi come sempre hanno fatto”.

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