STALKING. LA POLIZIA INDAGA SU UN INQUIETANTE CASO.

 

 

Rapporti umani complicati e tempestivo intervento della Polizia per evitare “giustizie sommarie” e ristabilire la legalità.

Complicate ed a volte rocambolesche le situazioni in cui si trovano ad operare le Volanti del commissariato.

Un esempio: il loro intervento comincia perché P.G., vittoriese 46enne richiede telefonicamente aiuto per essere stato aggredito da tre uomini all’interno della sua abitazione sita in un complesso popolare della città. Agli agenti intervenuti con estrema rapidità racconta che si trovava in casa quando tre uomini hanno sfondato la porta della sua abitazione ed uno di essi, che conosceva, minacciandolo, lo ha colpito alla testa con un grosso bastone, poi si è allontanato con un’autovettura della quale rilevava il numero di targa. La volante si poneva immediatamente alla ricerca dell’aggressore e dopo pochi minuti riusciva ad intercettarlo non distante dall’abitazione. L’uomo, G.G. vittoriese di 34 anni confermava di essere l’autore dell’aggressione, ma riferiva di avere agito perché esasperato dal fatto che P.G. gli molesta insistentemente la madre. Le ulteriori indagini hanno permesso di individuare anche P.D. vittoriese di 30 anni come corresponsabile dell’aggressione.

La vicenda tuttavia non era conclusa.

La madre di G.G. si è presentata in commissariato e in modo determinato e circostanziato ha denunciato P.G. per atti persecutori di cui era vittima. P.G. sin dal 2003 ha molestato la donna che, all’uscita dal lavoro, prima di rado, poi sempre più frequentemente, si faceva trovare con la sua auto nelle immediate vicinanze. Poi i messaggi dal contenuto osceno ed offensivo lasciati sul parabrezza dell’auto della donna, e sulla cassetta della posta, ed infine i pedinamenti che hanno provocato alla vittima un grave e perdurante stato d’ansia e di paura generalizzata che l’hanno anche costretta a modificare le sue abitudini di vita.

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