È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
STABILITÀ, 5 MILIONI DI EURO PER L’AUTISMO A FIRMA DEL M5S
15 Dic 2015 20:50
E dopo le parole ecco i fatti. Questa mattina, la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento alla legge di Stabilità proposto dal Movimento 5 Stelle, a prima firma della collega parlamentare Silvia Giordano, a favore dei soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico. «Siamo soddisfatti del risultato ottenuto -dichiara la parlamentare Marialucia Lorefice- anche se l’emendamento originario, da noi presentato in Commissione, prevedeva un finanziamento di 50 milioni di euro a decorrere dal 2016. La versione approvata riguarda, invece, un finanziamento di 5 milioni di euro per il 2016. Non
c’è alcuna garanzia da parte del Governo per gli anni a seguire e, eventualmente, si dovrà reintervenire nella legge di Stabilità del prossimo anno per stanziare nuovamente le risorse necessarie. È comunque un risultato importante, ottenuto grazie alla costanza e all’impegno del M5S. «Avevamo chiesto -dichiara la portavoce del M5S alla Camera- lo stanziamento di risorse, per un ammontare superiore, al fine di realizzare concretamente dei progetti in favore delle persone affette da disturbo dello spettro autistico attraverso l’istituzione di un fondo. In particolare avevamo previsto la possibilità che venissero assegnate delle somme, anche sotto forma di ‘budget personale di cura annuale’, per consentire ad ognuno di poter scegliere l’assistenza più idonea. Il fondo avrebbe anche permesso a livello territoriale di formare figure professionali idonee, di garantire al soggetto autistico (se non minore o riconosciuto incapace) la possibilità di scegliere un proprio percorso assistenziale e abilitante attraverso il ticket terapeutico, e di inserire a livello lavorativo i soggetti adulti in attività che ne valorizzassero le loro capacità». Un impegno forte, quello dei parlamentari del Movimento teso a “realizzare -come si legge nel testo dell’emendamento- la piena integrazione ed inclusione sociale dei soggetti affetti da autismo nell’ambito della vita familiare, speciale, e nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro”. «Qualche mese fa il Parlamento -spiega la Lorefice – ha approvato la legge sui disturbi dello spettro autistico, legge che a nostro avviso non è in grado di soddisfare le aspettative delle persone affette dalla patologia e delle loro famiglie, che non riesce a soddisfare le aspettative dei professionisti impegnati nel complesso lavoro di diagnosi e cura, né quelle degli insegnanti, dei ricercatori, degli operatori la cui formazione risulta in molti casi parziale e obsoleta. Abbiamo sottolineato come sia marginale il ruolo attribuito alle associazioni, marginale l’attenzione riservata all’abilitazione sociale delle persone affette dal disturbo dello spettro autistico. Non affronta le problematiche specifiche dei giovani adulti e dell’integrazione scolastica. Con questa legge le responsabilità vengono scaricate completamente sulle Regioni che, iso risorse, dovrebbero applicare i dispositivi di legge, cosa impossibile da attuare se lo Stato continua a tagliare i trasferimenti alle Regioni e, per di più, se nemmeno un euro è stato stanziato a copertura del provvedimento. Siamo intervenuti sulle risorse in legge di Stabilità garantendo in minima parte quanto elaborato e proposto inizialmente ma è chiaro che -conclude la parlamentare del M5S- le problematiche relative all’autismo avrebbero meritato un’attenzione diversa da parte del Governo e la piena approvazione dell’emendamento presentato in Commissione Bilancio. Una battaglia vinta, in favore di soggetti svantaggiati. C’è ancora molto da fare e, sicuramente, non ci fermeremo qui».
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