Sport e legalità: a Ragusa oltre 700 giovani in campo per i valori veri

Una giornata intensa, emozionante e carica di significato. Si è chiuso ieri, allo Stadio del Rugby di via Forlanini, il progetto “Sport e Legalità”, promosso dalla Questura di Ragusa, che ha coinvolto oltre 700 giovani studenti in un percorso formativo durato mesi e culminato in un grande evento collettivo fatto di sport, ricordo e partecipazione.

L’ultimo appuntamento si è aperto con un minuto di silenzio per commemorare il 33° anniversario della Strage di Capaci, con studenti, docenti, forze dell’ordine e tecnici sportivi uniti sotto il tricolore durante l’inno nazionale. Un momento simbolico che ha fatto vibrare lo stadio, ricordando il valore della memoria come fondamento della legalità.

Alla cerimonia ha preso parte il capo di gabinetto della Questura di Ragusa, Gianluca Gennaro, che ha sottolineato: «Lo sport è uno strumento straordinario di crescita, non solo fisica ma anche civile. La legalità non si insegna, si vive, e giornate come questa lo dimostrano».

Sul campo, la festa è proseguita con gare tra le rappresentative Under 12 e Under 14 maschili e femminili di sei istituti scolastici della provincia: Ragusa, Modica, Chiaramonte Gulfi e Vittoria. Tra le partite, gli applausi, i sorrisi e la voglia di superarsi hanno fatto da cornice a un evento dove la competizione ha lasciato spazio al rispetto e all’amicizia.

Il progetto, partito il 13 dicembre scorso, è stato scandito da sette tappe che hanno toccato diversi istituti del territorio, accompagnati dal fondamentale supporto delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, che hanno condotto attività tecniche e formative durante tutto l’anno scolastico.

I vincitori? Tutti. Ma a brillare sono stati anche i valori.


Premio Fair Play per l’istituto Schininà di Ragusa, con menzioni speciali per la Quasimodo/Ventre, la Poidomani di Modica, la Santa Marta-Ciaceri e la Don Milani, che si sono distinte nelle varie categorie.

A chiudere la giornata, le parole del vicepresidente del Ragusa Rugby, Paolo Sartorio: «Questo progetto ha mostrato cosa succede quando scuola, istituzioni e sport remano dalla stessa parte. La legalità si costruisce così: sul campo, con passione, regole e rispetto».

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it