SPETTACOLI ESTIVI: MA DI QUALE MONOPOLIO PARLA IL SINDACO PICCITTO?

Piuttosto che contestare il vigile controllo che l’opposizione esercita sull’operato dell’Amministrazione comunale, il sindaco Piccitto dovrebbe informarsi meglio prima di sparare bordate a vanvera. Abbiamo avanzato critiche sulle modalità amministrative con cui sono stati affidati incarichi ad una stessa società guidata da una candidata del Movimento Città. Ancorché legittimi, ci siamo stupiti del fatto che la proposta della società è stata protocollata al Comune e approvata poco dopo dall’Amministrazione proprio nello stesso giorno in cui si doveva svolgere lo spettacolo. Piuttosto che chiarire questi aspetti, su cui stamani anche il Movimento Città sembra prendere le distanze dall’Amministrazione, nel tentare di dare una risposta che alla fine non è per nulla esaustiva il sindaco Piccitto dice che la nuova Amministrazione “ha il merito di avere rotto il monopolio con cui è stata gestita l’organizzazione degli eventi culturali”. Ma di quale monopolio parla Piccitto? Sotto la nostra Amministrazione hanno lavorato tutti, almeno tutti coloro che facevano proposte valide. E per averne maggiore certezza, Piccitto chieda pure al suo più fidato uomo, il suo spin doctor, il suo mentore che ha lavorato per più e più anni con la nostra Amministrazione, organizzando come altri, spettacoli a Donnafugata, a Marina, al teatro tenda di Ragusa. Altro che monopolio e schemi consolidati. A noi non interessa parlare della qualità degli spettacoli, su cui non ci esprimiamo perché sono i cittadini a doverli giudicare (ma per averne un’idea basta leggere i commenti sui social). A noi interessa l’aspetto amministrativo. Ci chiarisca il sindaco come sia possibile che la società della candidata del Movimento Città abbia una corsia preferenziale così evidente che le permetta di protocollare una domanda, vedendosela approvata poche ore dopo, per uno spettacolo da tenersi la stessa sera. Ci risponda su questo sindaco, piuttosto che tentare una replica fuorviante e incompleta, o ci vuol far credere che hanno pagato la società solo per i palchi e i service e non per l’intero pacchetto, artisti compresi? Se fosse così, perché per questi servizi non facevano le gare d’appalto come hanno fatto nel vicino Comune di Scicli? E a proposito di Movimento Città, facciamo nostra anche la loro considerazione di oggi: il sindaco chiarisca i criteri scelti per questi affidamenti.

 

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