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Sono passati 52 anni dall’omicidio di Giovanni Spampinato: continuare a cercare la verità. Un evento a Ragusa
24 Gen 2025 10:15
Il 25 gennaio 2025, a 52 anni dall’omicidio di Giovanni Spampinato, il giornalista investigativo ucciso nel 1972, si terrà un evento di riflessione collettiva organizzato da ANPI, CGIL Ragusa e Libera. L’incontro si svolgerà alle ore 18:00 presso l’auditorium della CGIL, in vico Cairoli 29, Ragusa.
Obiettivo dell’evento
L’incontro si propone di fare luce sulla vicenda che ancora oggi rappresenta una ferita aperta per il territorio e il mondo del giornalismo investigativo. Sarà un’occasione per riflettere sui nuovi elementi emersi grazie al lavoro d’inchiesta condotto dal giornalista Carmelo Schininà di LA7, che ha recentemente portato alla luce documenti inediti e dettagli finora mai resi noti, contribuendo in modo fondamentale alla ricerca della verità.
Il programma della serata prevede gli interventi di Gianni Battaglia, Presidente provinciale ANPI, Giuseppe Roccuzzo, Segretario generale CGIL Ragusa, Vittorio Avveduto, Coreferente regionale Libera Sicilia. Ospite d’onore: Carmelo Schininà, giornalista e autore dell’inchiesta. E’ inoltre previsto l’Intervento di: Salvatore Spampinato, familiare di Giovanni Spampinato. Modera: Simone Lo Presti, rappresentante di Libera Ragusa.
Importanza dell’evento
L’incontro non è solo un’occasione per ricordare Giovanni Spampinato, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un giornalismo libero, senza compromessi, e sull’urgenza di contrastare le mafie. La storia di Giovanni Spampinato, che pagò con la vita la sua determinazione a raccontare la verità, rappresenta un monito sulla difficile lotta per la giustizia e la trasparenza.
L’evento si inserisce in un più ampio percorso di sensibilizzazione promosso da ANPI, CGIL e Libera, volto a mantenere viva la memoria storica e a costruire una società più giusta e consapevole.
L’ingresso è aperto a tutti, con l’intento di raccogliere più persone possibile per mantenere viva la memoria di Giovanni Spampinato e per ribadire l’impegno collettivo verso la giustizia.
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