SGOMINATA RETE DELLO SPACCIO DI DROGA

Alle prime ore del giorno i Carabinieri della Tenenza di Scicli (RG) hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di 3 persone dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica su richiesta della locale Procura della Repubblica. Si tratta di: TIMPERANZA Rosario, del 67; DI MARTINO Gianni, del 71; MANSUETO Giuseppe, del 75, tutti di Scicli.

Le indagini, avviate dai Carabinieri della Tenenza di Scicli nel gennaio del 2011, hanno permesso di accertare l’esistenza di una rete di spacciatori operante sul territorio di Scicli, Modica e i centri abitati circostanti. Nell’operazione risultano indagate a piede libero altre 9 persone tra cui 2 di origine Nord Africana e 1 Romeno, per la loro vasta area di assuntori.

Difatti TIMPERANZA Rosario, DI MARTINO Gianni e MANSUETO Giuseppe, tutti cittadini sciclitani, si approvvigionavano di droga, prevalentemente hashish e cocaina, presso cittadini extracomunitari per poi smerciarla al dettaglio sul territorio ibleo a diversi acquirenti tossicodipendenti.

L’attività investigativa, condotta con l’ausilio determinante delle intercettazioni telefoniche, ha consentito, col passare del tempo, di:

–   delineare l’attività di una rete di spacciatori di droga – segnatamente hashish e cocaina – costituita in forme delinquenziali autonome ed attiva in tutto il comprensorio di Scicli, Modica e zone limitrofe;

–   individuare alcuni canali di approvvigionamento della sostanza stupefacente, gestiti da fornitori non meglio identificati poiché di origine extracomunitaria e dediti quindi alla clandestinità.

Numerose le ipotesi di reato riconducibili al reato contestato di detenzione continuata ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A dare avvio alle indagini il sequestro di una piantagione di canapa indiana da parte dei Carabinieri il 5 agosto del 2011.

Particolarmente arduo il lavoro di ricostruzione del modus operandi utilizzato per mantenere attiva la rete dello spaccio da parte della squadra di militari addetti all’ascolto delle conversazioni, che avvenivano usando un linguaggio criptico e indicando lo stupefacente come: “caffè”, “pizza”, “scarpe”, “regalo”, “scarpette da gioco”. Solo con ulteriori mirati servizi di appostamento e perquisizione operati sui luoghi d’appuntamento oggetto di conversazione, i Carabinieri sono riusciti a tirare le fila di una complessa indagine che oggi ha avuto positivo riscontro.

Gli arrestati, dopo le operazioni di fotosegnalamento e schedatura dattiloscopica presso la Compagnia Carabinieri di Modica, sono stati sottoposti agli arresti domiciliai nelle rispettive abitazioni.

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