SERVIZI DI CONTROLLO STRAORDINARI A RAGUSA

Nella tarda serata di ieri 8 ottobre 2012 e della decorsa notte, il Questore di Ragusa ha predisposto dei servizi straordinari di controllo del territorio; per detti servizi sono state impiegate 7 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, 4 Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e 2 equipaggi della Squadra Mobile.

Gli agenti in servizio hanno effettuato un capillare controllo del territorio sia nelle vie del centro che nelle zone periferiche e rurali.

 

Durante tutta la giornata sono state eseguite 4 perquisizioni domiciliari 12 controlli a soggetti sottoposti a misure di prevenzione e ad arresti domiciliari. Inoltre sono stati effettuati dei posti di controllo nel corso dei quali sono stati controllati 115 veicoli, 227 persone e sono state contestate 23 violazioni al codice della strada.

 

L’attività si concludeva con l’arresto in flagranza di reato di HENAIEN Fares, cittadino Tunisino di anni 30, resosi responsabile dei reati di furto aggravato, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni, oltre alla guida senza patente.

 

Alle ore 22.30 di ieri 8 ottobre 2012, mentre gli agenti effettuavano un servizio mirato ad identificare gli autori dei furti su auto recentemente commessi, venivano avvicinati da un uomo che riferiva di aver appena subito il furto di gasolio dalla propria auto in una via limitrofa a quella oggetto di attività di polizia giudiziaria. Il malcapitato dopo aver riferito di aver visto aggirasi intorno alla sua auto un giovane con una bottiglia tagliata in mano, indicava il luogo in cui si trovava la sua auto e che distava meno di 50 metri da dove erano fermi gli agenti.

 I Poliziotti che erano fermi da una circa mezzora in quel posto, si ricordavano di aver visto transitare una BMW con a bordo un cittadino extracomunitario che si era fermato in corso Mazzini subito dopo la curva, proprio dove era avvenuto il furto.

 

 Gli agenti si recavano sul luogo segnalato e individuavano il tunisino che avevano prima notato, il quale emanava un forte odore di gasolio. Poco distante veniva trovata la BMW che lo stesso aveva in uso; si constatava che la fiancata dell’auto era imbrattata di gasolio, proprio sotto il tappo del serbatoio e, sotto il veicolo, vi era una pozza di gasolio; tali indizi facevano intuire che lo straniero aveva appena asportato il carburante.

 

Quando gli agenti facevano presente al Tunisino che era fortemente indiziato del furto di gasolio e quindi dovevano procedere alla sua identificazione e alla perquisizione del suo domicilio questi, vistosi scoperto, iniziava ad inveire contro i poliziotti; in particolare dava dei pugni sull’auto e dei forti pugni sul muro prospiciente l’autovettura; inoltre spintonava il personale operante allo scopo di allontanarsi per non farsi identificare e cercare di fuggire. Per bloccarlo sono intervenuti altri agenti a dar manforte e nonostante l’ausilio prestato, due agenti sono rimasti feriti con prognosi di 20 ed 8 giorni s.c. 

 

Veniva accertato che l’abitazione dell’autore del reato si trovava nelle immediate vicinanze; con la perquisizione venivano rinvenuti gli strumenti utilizzati per asportare il carburante ovvero un bidone con all’interno circa 100 grammi di gasolio, una bottiglia tagliata appositamente per essere utilizzata come imbuto e un tubicino di gomma con ancora del gasolio all’interno utilizzato per prelevare il carburante dalle autovetture in sosta.

 

Il personale operante, con questo arresto ha messo fine ai continui furti di carburante dalle auto in sosta a Ragusa Ibla, fenomeno che negli ultimi mesi ha danneggiato economicamente i residenti. Al termine degli accertamenti i residenti hanno ringraziato difatti gli agenti della Polizia di Stato per aver preso il colpevole, indignati per la reazione del delinquente che ha ferito i poliziotti.

 

In data odierna l’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria di Ragusa ed a carico del soggetto sono state attivate le procedure per l’espulsione dal territorio nazionale in quanto il tunisino è irregolare. In questi uffici le dichiarazioni dell’arrestato sono state particolarmente gravi, difatti ha confessato agli agenti di aver notato le numerose pattuglie della Polizia ma non curante della loro presenza credeva di farla franca ed ha commesso il reato ugualmente.

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