Scuola: un piano contro abbandoni, in Sicilia presto un portale

“Settantacinque progetti pronti, da 70 mila euro ciascuno. Non mi piace fare dichiarazioni di intenti ma parlare di cose concrete”. Il prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, a margine del convegno in programma a Vittoria su “Dispersione scolastica – Il rischio socioculturale e le strategie di contrasto” (organizzato da Medform in collaborazione con il coordinamento della città di Vittoria e del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia), ha delineato le strategie messe in atto con il coordinamento della prefettura.

“Un sistema interistituzionale che collabora e che si nutre del confronto costante. Le progettualità devono avere un cronoprogramma e il 19 gennaio, circa 75 progetti verranno presentati all’Ufficio scolastico regionale per la provincia di Ragusa a valere sulle risorse di Agenda Sud; 4 o 5 dovrebbero riguardare istituti scolastici della fascia trasformata e includono anche attività pomeridiana. Contiamo di realizzarli, di metterli a terra, con l’aiuto dell’autorità regionale, nel corso di questo anno scolastico: nessuna posticipazione, nessun rinvio”. E serviranno a calibrare i progetti di iniziativa nazionale che assegnano alla Sicilia 9 milioni di euro per ognuna delle tre annualità previste.

“Le risorse ci sono – conclude il prefetto di Ragusa – il punto è riuscire a intercettarle. La sfida che la prefettura di Ragusa vuole affrontare insieme agli enti competenti è questa: la dispersione scolastiche che dopo che crea devianza, non può essere affrontata in termini repressivi ma deve essere affrontata in termini preventivi, con un primo focus sulle dinamiche. Nel ragusano la devianza non è solo dello scollamento della società ma viene da un fenomeno di immigrazione con persone scarsamente integrate sul territorio. Abbiamo 10mila  tunisini, ad esempio, e minori di seconda generazione che non si sono inseriti nel tessuto sociale. E’un problema che coinvolge le istituzioni sotto il profilo della dignità umana in primo luogo e poi, della convivenza sociale. E su questo stiamo lavorando”. Tra i temi affrontati, anche quello del trasporto scolastico, di grande rilevanza soprattutto nella fascia trasformata, un territorio di coltivazioni prevalenti in serra, dove migliaia di lavoratori stranieri vivono e lavorano spesso in condizioni ben al di sotto della soglia minima di dignità.

Il direttore dell’Osservatorio regionale sulla dispersione scolastica, Giuseppe Pierro, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, annuncia la nascita a breve “di un portale per avere una gestione semplificata in piattaforma che permetta di verificare in tempo reale le situazioni dei singoli ragazzi segnalati per la dispersione scolastica”. Attivo già una accordo con le Procure siciliane per il sistema di segnalazione, Pierro racconta di nuovi dati che rendono, se mai fosse possibile, ancora più complesso il fenomeno della dispersione scolastica. “Ci sono dati recenti – dice Pierro all’AGI – che dimostrano che una parte della dispersione è provocata anche da nuove forme di disagio psicologico, da nuove ansie, è un fenomeno che muta nel tempo e ha bisogno di risposte diversificate”.  Un  approccio diverso, provincia per provincia e personalizzato sui ragazzi.

“Il problema di Ragusa è diverso da quello di altre provincie. I trasporti, ad esempio, ma anche la presenza di alunni di paesi terzi, spesso impiegati nelle campagne, con una scuola a tempo pieno spesso difficile da attivare anche per un problema culturale. Con questi monitoraggi che sto facendo territorio per territorio, perché ogni provincia ha le sue peculiarità, voglio restituire alla politica degli strumenti per fare una programmazione puntuale”. Obiettivo, togliere i ragazzi dalla strada. “Sullo Zen di Palermo stiamo lavorando a un progetto, ad esempio, che io definisco ‘per le opportunità’, con tutte le scuole del quartiere e terzo settore, unite insieme per costruire un percorso di opportunità per i ragazzi”.  I dati sula dispersione scolastica in Sicilia, vengono riassunti nella relazione della sottosegretaria Paola Frassinetti al convegno in corso a Vittoria: la dispersione scolastica globale in Sicilia passa quet’anno dallo 4,55% a 4,14%; una leggera diminuzione sia alle scuole media, sia alle superiori. Stazionario il dato nella scuola primaria; nella scuola secondaria di primo grado l’indice è passato dal 2,72 dell’anno scolastico 2021-2022  all’attuale 2,26, co 3.145 casi di dispersione scolastica su 138.881 iscritti. Alle superiori 19.170 casi su poco più di 218.300 iscritti, un indice del 8,78 per cento, due punti percentuali di miglioramento rispetto all’anno precedente. fonte agenzia Agi

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