San Giovanni Battista, da domani al via a Chiaramonte i solenni festeggiamenti in onore del Santo protettore

  Torna, a Chiaramonte Gulfi, una delle feste religiose più attese. E’ pronto ad essere avviato, a partire da domani, domenica 11 giugno, un momento di grande devozione collettiva. Che andrà avanti sino a sabato 1 luglio. E’ tutto pronto per i solenni festeggiamenti del glorioso precursore San Giovanni Battista, protettore di Chiaramonte Gulfi. L’edizione 2017, così come era già accaduto negli anni scorsi, continuerà ad avere un tema dominante, quello caratterizzato dalla solidarietà. Ecco perché durante tutto il periodo dei festeggiamenti saranno raccolti beni di prima necessità nell’altare della Misericordia. Il comitato dei festeggiamenti intende in questo modo proseguire l’azione di sensibilizzazione nei confronti di chi ha l’opportunità di fornire il proprio contributo per supportare quanti si trovano in condizioni di difficoltà. Una delle manifestazioni religiose più sentite del centro montano ibleo vivrà, ancora una volta, un momento fondamentale che si legherà a percorsi di beneficenza concreta. Il momento clou delle celebrazioni è anticipato dal novenario che prenderà il via domani, alle 13,30, quando il suono a festa delle campane di tutte le chiese della città annuncerà l’inizio ufficiale dei festeggiamenti. Il corpo bandistico Vito Cutello diretto da Paolo Scollo accompagnerà questa solenne apertura. Inoltre, una serie di appuntamenti fissi cadenzerà il programma. Dal 12 al 15 giugno, in particolare, alle 17, ci sarà la recita del santo Rosario, della coroncina di lodi a San Giovanni, delle litanie cantate a cui farà seguito la santa messa con la benedizione della reliquia del santo protettore della città. Non si può naturalmente non pensare al fatto che questa sarà la prima edizione dei festeggiamenti senza la presenza del rettore della chiesa commendale, don Giuseppe Barbera, sacerdote particolarmente amato in tutta Chiaramonte, venuto a mancare nei mesi scorsi. “Chiediamo al santo precursore – aveva detto lo scorso anno, all’apertura dei festeggiamenti, don Barbera – angelo purissimo in carne mortale, massimo profeta, apostolo zelante e primo fra i nati da donna, di soccorrerci in tutti i nostri bisogni spirituali e temporali, specialmente nel punto estremo della nostra vita, affinché possiamo godere con Lui il volto di Dio nell’eternità”. Una invocazione che, adesso più che mai, i fedeli e, soprattutto, i devoti faranno propria.

 

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