San Francesco a Ragusa, al via festeggiamenti nella parrocchia di piazza Cappuccini

Con il rito della discesa del simulacro e la sistemazione dello stesso sull’altare principale, hanno preso il via, domenica scorsa, nella chiesa di piazza Cappuccini, i solenni festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi. Le celebrazioni proseguiranno sino a domenica 4 ottobre, giornata, in cui, tra l’altro, si celebra la memoria liturgica del Patrono d’Italia.

Dopo la sistemazione del simulacro, domenica scorsa, si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco, il sacerdote Nicola Iudica, che, nell’omelia, ha affrontato i temi del perdono, dell’accoglienza e della misericordia, tutte questioni di stretta attualità. “Dio ce lo dice chiaramente nelle scritture – ha affermato don Iudica – ti tratterò esattamente come tu tratti gli altri. Se nel tuo cuore alberga il rancore, dimora l’odio, allora non puoi dirti cristiano. Stiamo parlando dei peccatori cosiddetti impenitenti, di coloro che, insomma, non compiono neppure un passo in avanti per cercare di cambiare.

E, ancora di più, Dio ci dice che chi si vendica subirà la Sua vendetta. Ed ecco perché Dio ci invita a perdonare l’offesa del nostro prossimo”. Don Iudica, insomma, ha sollecitato la comunità dei fedeli a vivere queste celebrazioni in onore di San Francesco all’insegna della misericordia e dell’attenzione nei confronti degli altri. Celebrazioni che, a causa dell’emergenza sanitaria, saranno caratterizzate da tutta una serie di appuntamenti religiosi che si terranno all’interno della chiesa ma anche da alcune manifestazioni esterne che sono state programmate nel rispetto delle misure anticontagio.

Non ci sarà, come da decreto della diocesi di Ragusa, alcuna processione con il simulacro di San Francesco per le vie del centro storico cittadino. “Ma questo non ci impedirà – ha concluso il parroco – di vivere questa edizione della festa in maniera spiritualmente intensa. Anzi, è una occasione in più per testimoniare sino in fondo la nostra attenzione, attraverso San Francesco, verso chi ci sta vicino”.

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