SALDI INVERNALI, IL 70% DEI COMMERCIANTI LI HA GIA’ APPLICATI ALLA PROPRIA MERCE PRIMA DELLA DATA UFFICIALE

Le principali città siciliane non hanno voluto aspettare così nonostante la data ufficiale di inizio dei saldi invernali sia fissata per il 2 gennaio, un’indagine del Codacons ha svelato come in realtà nella nostra Isola i tanto aspettati sconti siano iniziati ovunque.

I commercianti più sfacciati hanno optato per le scritte promozionali in vetrina incuranti del rischio di multa, altri hanno inviato ai propri clienti sms e tessere sconto anche se la strada più percorsa al momento è quella dell’abbassamento del prezzo al momento dell’acquisto.

Secondo il Codacons già il 70% dei negozi sta applicando sulla propria merce i cosiddetti saldi ‘sommersi’ a dimostrazione della grave crisi che sta vivendo il commercio i cui effetti si faranno sentire anche durante il periodo di sconti, con una riduzione delle vendite che si aggirerà secondo i calcoli intorno al -20% poiché  si pensa che le famiglie italiane per questi saldi invernali non supereranno il budget di 200 euro.

E’ anche per questi motivi che Francesco Tanasi, Segretario Nazionale del Codacons, ha rivolto un appello ai vigili urbani chiedendo loro di non multare i commercianti che stanno praticando sconti alla propria clientela in quanto la situazione di grave crisi del commercio pone gli esercenti in una condizione di necessità che rende giustificati i saldi anticipati e le riduzioni dei prezzi al dettaglio: “Per i negozianti che verranno sanzionati – conclude – stiamo studiando la possibilità di offrire loro assistenza legale”

Ed è proprio Tanasi che, attento alle esigenze dei consumatori, come ogni anno ha stilato un decalogo aggiornato con le ultime norme di riferimento unito alle vecchie, ma non per questo meno valide. Regole d’oro per fare buoni affari e districarsi nella selva dei saldi per prevenire i sempre possibili trabocchetti.

1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare, il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2)    Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E’ improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3) Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. 

4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. 

5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi: si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto.  Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7)  Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. 

8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. 

10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

 

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