RIPARTE LA SCUOLA… E LE INGIUSTIZIE

Come ormai da troppo tempo con l’apertura dell’anno scolastico lo stato di necessità (voluto) in cui versa la scuola pubblica italiana si manifesta in tutta la sua gravità. Al di là dei tagli, dei precari senza posto di lavoro anche quest’anno si aggiunge, per la regione Sicilia, un’ulteriore vergogna che denota una mancanza grave sia concreta che simbolica da parte delle istituzioni. E’ quanto denuncia il Capogruppo Idv in Commissione Istruzione al Senato, Fabio Giambrone, in un’interrogazione al Ministro Gelmini.
Quest’anno infatti l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia ha deliberato che alcune categorie di insegnanti di sostegno possono iniziare a prestare servizio ben due settimane dopo l’apertura dell’anno scolastico. Per l’Idv si tratta di una discriminazione a danno degli alunni disabili cui il Governo dovrebbe rimediare immediatamente nel rispetto delle garanzie costituzionali.

In Sicilia, precisa Giambrone, le scuole apriranno il 15 settembre, ma solo a partire dal 30 è prevista la convocazione degli insegnanti di sostegno causando un ritardo di 15 giorni nell’inizio delle lezioni per gli alunni disabili ledendo, in tal modo, il diritto all’educazione e all’istruzione che la legge italiana prevede per tutti i portatori di handicap a prescindere da ogni difficoltà.

Se per la Gelmini gli alunni disabili possono aspettare non è così per insegnanti e genitori che, ancora una volta, si trovano nelle condizioni di dover supplire ad una mancanza grave del governo. Insegnanti e genitori hanno quindi occupato la sede palermitana del Ministero dell’Istruzione per protestare contro le scelte discriminatorie operate dall’Ufficio scolastico.  “Il Governo  -conclude Giambrone – intervenga subito per di ristabilire il diritto all’istruzione e sanzionare l’irresponsabile decisione assunta dagli uffici scolastici regionali”.

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