È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RIFLESSIONI SUL SECONDO TURNO
19 Giu 2013 23:10
Domenica e lunedì sarà il momento della verità, la nostra comunità sceglierà chi l’amministrerà nei prossimi anni e la scelta è obbligata: Giovanni Cosentini o Federico Piccitto, (come dicono coloro che parlano aulico) tertium non datur!
La situazione è rimasta tale e quale quella del primo turno perché entrambi i contendenti non hanno fatto nessun apparentamento (almeno in termini formali), Piccitto parte dal 15,64% Cosentini dal 29,34% e quindi nettamente favorito anche se la distanza dalla “meta” del 50% è tale da lasciare aperti tutti gli scenari possibili.
Per la verità Cosentini e Piccitto hanno entrambi cercato accordi “politici” che allargassero la propria base elettorale, ma nessuno dei due ha formalizzato l’apparentamento; come mai?
Piccitto ha cercato di chiudere accordi sia con Città che con Partecipiamo dichiarandosi disponibile anche all’inserimento in giunta di rappresentanti dei due movimenti, ma ha opposto alla richiesta di apparentamento invalicabili esigenze di regole interne al Movimento 5 Stelle …. francamente ad un osservatore esterno come me risulta abbastanza incredibile che un “movimento” (quindi in teoria molto più duttile di un partito) che adotta un “non-statuto” poi sia vincolato in modo così rigido ed inderogabile a regole “non-statutarie” … tanto vale che adottino uno statuto!
Ma tant’è sia Partecipiamo che Città hanno declinato l’invito all’ingresso in giunta dichiarando comunque pubblicamente il loro sostegno alla candidatura di Piccitto.
Cosentini invece ha voluto l’accordo politico con Ciccio Barone ma si è rifiutato anch’egli di formalizzare l’apparentamento che avrebbe fatto superare alle liste apparentate con Cosentini la soglia del 50% impedendo in caso di vittoria di Piccitto che gli scattasse il premio di maggioranza. Ovviamente non è stata data nessuna spiegazione di questa scelta che a prima vista potrebbe sembrare abbastanza sorprendente: perchè rischiare di “regalare” in caso di vittoria ben 18 consiglieri al M5S quando semplicemente formalizzando l’apparentamento con Barone (che è stato comunque “politicamente” effettuato!) si sarebbe limitata la “pattuglia di grillini” semplicemente a 3 consiglieri anche con l’elezione di Piccitto a sindaco? Il sospetto è che in questo modo Cosentini, che al primo turno si è sentito abbandonato dalle “sue” liste (ha ricevuto quasi 7.500 voti in meno delle liste), ora tiene sotto scacco le liste perché, se dovesse vincere Piccitto, le liste collegate allo stesso Cosentini vedrebbero falcidiati i seggi in consiglio comunale, insomma un atteggiamento del tipo “muoia Sansone con tutti i Filistei”, a mio avviso una manifestazione di grande debolezza politica; nell’immagine allegata ho raffigurato la composizione del consiglio comunale sia nel caso di vittoria di Cosentini che nel caso di vittoria di Piccitto.
Una manifestazione di insicurezza che sembra stridere con l’ampiezza dello schieramento che sostiene Cosentini che va dal PD giù giù fino a Ciccio Barone e con il sostegno esplicito di gran parte dei notabili del PDL (allettati dalla possibilità di poter poi scegliere il Presidente del Consiglio Comunale), praticamente tutto il sistema dei partiti “tradizionali” con la sola eccezione della ostentata neutralità del Movimento Civico Ibleo di Franco Antoci.
Personalmente penso invece che l’ansia di Cosentini sia assolutamente giustificata.
A ben vedere l’elettorato ragusano è percorso da qualche tempo da una inquietudine cui non eravamo abituati: fino alle elezioni regionali la percentuale dei votanti a Ragusa era normalmente più alta della media, nell’ultimo anno non è più così (10 giorni fa la percentuale dei votanti è stata la più bassa della provincia); in più a Ragusa il successo delle liste che canalizzano l’insoddisfazione verso il sistema (M5S, ma in passato anche l’IDV) registrano percentuali sempre più alte della media (con il picco straordinario del 40,9% per M5S alla Camera dei Deputati) … questi fenomeni lasciano percepire dei “movimenti carsici” difficilmente prevedibili e quantificabili!
Vero è che sempre il M5S 10 giorni fa ha visto contrarsi il proprio consenso al 9,62%, perché il voto per le politiche era stato un voto assolutamente ideologico, di protesta, contro il sistema dei partiti, mentre il voto per le amministrative è fortemente condizionato dal rapporto diretto con i candidati e, in questo caso, l’effetto è stato ampliato anche dalla “delusione” nei confronti dell’atteggiamento del M5S in Parlamento; ma è anche vero che per come si è sviluppato il gioco delle alleanze in vista del 2° turno, i cittadini si stanno ritrovando a dover scegliere da una parte “tutto il sistema dei partiti” e dall’altro la realtà dei “movimenti civici” rendendo di fatto questa scelta molto più assimilabile al voto “ideologico” delle politiche di febbraio piuttosto che alle amministrative di 10 giorni fa.
Se per caso scattasse nella città un meccanismo di questo tipo il risultato potrebbe riservare delle sorprese assolutamente inattese.
© Riproduzione riservata