RECUPERATA REFURTIVA AD ACATE

Al termine di un’attività info-investigativa portata avanti dai Carabinieri delle Compagnia di Vittoria a seguito di diversi furti verificatesi presso diverse aziende agricole ma anche siderurgiche/metallurgiche nonché nei confronti di cantieri edili della giurisdizione, è stata recuperata una parte della refurtiva e sono state denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa 3 soggetti: padre e i suoi due figli.

Nello specifico, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata dai militari della Stazione di Acate all’interno della loro azienda agricola sita in “Contrada Case Grandi”, venivano rinvenute una serie di utensili, attrezzature agricole, veicoli agricoli e parte di essi, relativamente ai quali i denunciati non erano in grado di dimostrare lecitamente la provenienza (con fatture o scontrini). In particolare i militari operanti rinvenivano, ancora impacchettati, idropompe, pompe sommerse, motori di rilancio, per un totale di 160 pezzi del valore complessivo di euro 30.000,00 circa. Le indagini esperite per individuare i proprietari del materiale ricettato hanno finora permesso di appurare che parte del materiale (flex, trapani, compressori, bombole d’aria, serrature e saldatrici) era di proprietà di una ditta siderurgica di Comiso, il cui titolare aveva denunciato il furto presso la Stazione Carabinieri di Comiso, lo scorso 5 novembre, al quale, previo riconoscimento, il materiale veniva restituito per un valore complessivo di 5.000 euro.

Sono ora in corso indagini per individuare gli autori del furto, nonché i rimanenti aventi diritto del materiale asportato, individuazione che potrà essere facilitata dalla diffusione del presente comunicato e con l’invito, alle vittime di furti di questo tipo di materiale, a rivolgersi direttamente alla Stazione Carabinieri di Acate.

Corso medesima operazione, i militari rinvenivano nr. 9 cartucce a pallettoni cal. 12 e nr. 38 cartucce cal. 12 a pallini, del quale il proprietario aveva omesso di denunciare il possesso e il trasferimento, motivo per il quale lo stesso verrà deferito alla Procura della Repubblica per i reati ravvisabili in materia di munizionamento, nonché proposto alle competenti autorità per il divieto di detenzione armi e revoca della licenza di porto di fucile.

 

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