RAGUSA: OFFENSIVA ANTICRIMINE DEI CARABINIERI

La notizia da noi riportata di buon mattino di una vasta operazione dei militari dell’Arma sull’area ipparina della provincia di Ragusa  ha avuto la puntuale conferma da parte del Comando provinciale di Ragusa. Il comandante col. Salvo Gagliano incontrato mercoledi mattino a Marina di Ragusa, ha sfoderarato un sorriso strano alle nostre congratulazioni per le operazioni di “pulizia” territoriale ; come a dire “non è mica finita qui”. E la conferma è arrivata stamane poco dopo l’alba.

Ancora una volta i Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa si sono ripresentati in forze a Santa Croce Camerina per affermare la primazia dello Stato e della Legge a difesa del cittadino. Questa volta i militari si sono concentrati in una vasta area dell’ipparino,  presidiandola  con posti di controllo  e posti di blocco nei comprensori di Acate, Comiso, Scoglitti e mantenendo come centri di azione operativa provinciale Santa Croce Camerina e Vittoria. I Carabinieri hanno insistito infatti a esercitare la pressione sino alla tarda mattinata sulla criminalità dei luoghi, dopo i recenti atti intimidatori a colpi di kalashnicov proprio la zona Punta Secca. Sono state prese di mira dai militari le abitazioni, i casolari di campagna, le serre, i bar e le sale giochi abituale ritrovo di persone socialmente pericolose, passati letteralmente al setaccio.

Numerosi i pregiudicati sorpresi e condotti in caserma per essere sottoposti a procedure di foto segnalamento, rimpatri con fogli di via obbligatori e vagliarne la posizione, per alcuni dei quali sottoposti a misure della sorveglianza speciale, libertà vigilata ed altri provvedimenti alternativi alla carcerazione. L’attività, estesa alle aree rurali, anche questa volta ha sortito i risultati che ci si attendeva, e prendono in considerazione l’attività svolta dai Carabinieri nell’area nell’ultime 24 ore: A Comiso è stato arrestato il cinquantenne Giuseppe Adriano, per detenzione illegale di una pistola cal. 7.65 con matricola abrasa, abilmente occultata insieme ad alcune cartucce di vario calibro, il tutto posto sotto sequestro, nonché segnalato alla Prefettura di Ragusa una persona quale assuntore di stupefacente, con il contestuale sequestro di 13 grammi di marijuana ed 1 grammo di hashish.

In C.da Grassullo, sono stati arrestate due persone per furto aggravato in concorso, sorpresi mentre stavano asportando attrezzature da un’azienda agricola; ad Acate è stato deferito all’Autorità Giudiziaria un giovane per ricettazione; a Ragusa Ibla, in contrada Bussello, è stata sequestrata una vastissima area, di oltre 25.000 metri quadrati, adibita illegalmente a discarica, motivo per cui i tre responsabili sono stati deferiti in stato di libertà; a Santa Croce Camerina e Chiaramonte Gulfi, quattro pregiudicati, provenienti tre da Lentini e uno da Carlentini  sono stati proposti per la sottoposizione al foglio di via obbligatorio. Durante la vasta azione di controllo sono state identificate complessivamente circa 300 persone, tra cui numerosi cittadini extracomunitari al fine di accertare la regolarità della loro presenza in Italia; controllati 120 autoveicoli nonché contravvenzionati 11 automobilisti per violazione di norme del Codice della Strada.

Il messaggio dei  Carabinieri è la ferma convinzione che questi luoghi presi di mira dalla criminalità rimangano quello che sono: i luoghi cioè di Montalbano, i luoghi della legalità e della “prossimità” e vicinanza alla gente, fuori da ogni logica di carattere criminale. E’ opportuno sottolineare che l’operazione si inquadra nel contesto degli intendimenti di sicurezza nel territorio stabiliti nell’ultimo Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto di Ragusa  S.E. dott.ssa Giovanna Cagliostro che con il Comando dei Carabinieri  diretto dal Colonnello Gagliano e dai tre Comandanti le Compagnie di Vittoria, Modica e Scicli hanno sfoderato una grinta ed un motto ammonitore alla malavita soprattutto di importazione: “ La provincia di Ragusa non è una zona franca” o come la chiamano i locali una “provincia babba”.

 

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