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Ragusa, il Comune diffida Iblea Acque: debito oltre 10 milioni di euro
11 Ott 2025 09:33
Il Comune di Ragusa ha notificato una diffida formale a Iblea Acque, la società partecipata che gestisce il servizio idrico integrato, per il mancato pagamento delle rate previste dal piano di rientro di un debito che supera i 10 milioni di euro. La notizia è stata diffusa dal consigliere comunale Federico Bennardo che proprio sull’argomento era intervenuto anche di recente e più volte.
L’atto, emesso il 9 ottobre 2025, arriva dopo oltre un anno di segnalazioni da più parti politiche, in particolare dal consigliere Gaetano Mauro, che aveva sollecitato un intervento deciso da parte dell’amministrazione.
La diffida rappresenta un passaggio cruciale in una vicenda che pesa in modo significativo sul bilancio comunale e riapre il dibattito sulla gestione e la trasparenza delle società partecipate.
Debito oltre i 10 milioni e solo una rata versata
Secondo quanto emerso dagli uffici comunali, Iblea Acque avrebbe rispettato solo la prima scadenza del piano di rientro, approvato lo scorso giugno dal Consiglio comunale, mentre le successive rate – fissate tra agosto e ottobre – non risultano ancora saldate.
Già nel 2023, la Corte dei Conti aveva richiamato l’attenzione degli enti locali sull’importanza di controlli più stringenti sulle partecipate pubbliche, molte delle quali presentano ritardi nei pagamenti e inefficienze gestionali.
Rischio contenzioso e necessità di un piano industriale aggiornato
L’amministrazione comunale, sulla base della delibera approvata a giugno, potrebbe ora chiedere l’immediato pagamento dell’intero importo residuo, aprendo la strada a un possibile contenzioso legale.
Una mossa che tutelerebbe le finanze comunali, ma rischierebbe di mettere in difficoltà la società idrica, già impegnata su fronti operativi e infrastrutturali complessi.
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