“Ragusa esempio di civiltà, Emanuele Filiberto, rispetta la nostra città”

In via Carducci, all’angolo con via Ducezio, campeggia uno uno striscione a firma “Ultrà iblei” che recita “Ragusa, esempio di civiltà, Emanuele Filiberto rispetta la nostra città”. L’ipotesi che qualcuno abbia avvelenato il Real Aversa e le accuse del patron, Emanuele Filiberto di Savoia hanno sollevato un’ondata di indignazione a Ragusa dove comunque il clima per di campagna elettorale delle Amministrative del 28 e 29 maggio prossimi, è già infuocato.

Lo stato di fatto

“Al momento non risulta pervenuta presso la Procura di Ragusa, alcuna denuncia e ad oggi quindi non c’è alcun procedimento iscritto per i fatti in questione”. Lo ha detto all’Agi, il procuratore capo di Ragusa, Fabio D’Anna e per quanto riguarda gli accertamenti, ha aggiunto, “il Nas ha condotto comunque degli accertamenti preliminari di iniziativa, volti ad acquisire informazioni utili alla ricostruzione dei fatti”. Si tratta del presunto avvelenamento della squadra del Real Aversa, formazione che a Ragusa, domenica 14 maggio in un match di playout ha perso contro Asd Ragusa Calcio per 6 a 0.

Il fatto “denunciato”

Secondo quanto denunciato pubblicamente da Emanuele Filiberto di Savoia, la squadra di cui è proprietario, in ritiro a Ragusa prima di affrontare il match sarebbe stata avvelenata e nella sua nota aveva anche insinuato dubbi sull’assistenza in ospedale, sostenendo “la stessa dottoressa che li aveva visitati in ospedale e che si era rifiutata di assistere i nostri giocatori, alle 15.00 già stava lì in campo pronta per sedersi in panchina come medico sociale del Ragusa”. In conclusione, il Real Aversa era sceso in campo contro il Ragusa, non essendo stato possibile rinviare la partita, con giocatori “pieni di farmaci”, perdendo per 6 reti a 0.

Le smentite e le denunce

L’Asp aveva già smentito la ricostruzione, comunicando che quella mattina non c’era alcuna dottoressa in servizio al Pronto soccorso ed aveva fornito altri dettagli dichiarando anche che il paziente aveva abbandonato il pronto soccorso prima ancora della consegna delle analisi con cui veniva diagnosticata una gastroenterite. L’Asd Ragusa Calcio e la dottoressa citata, hanno quindi dato mandato agli avvocati Fabrizio Cavallo e Francesco Guastella, di querelare il patron del Real Aversa per le affermazioni che lasciano prefigurare una sorta di complotto. Per parte sua, il legale del Real Aversa, l’avvocato Mario Griffo nel sostenere che non ci sia alcun riferimento lesivo rivolto alla società di calcio, avrebbe sottolineato i dubbi sulla struttura alberghiera che ha ospitato il team e sull’Asp di Ragusa sostenendo che “non è un caso che la magistratura inquirente abbia già avviato le iniziative deputate all’individuazione dei responsabili di quanto verificatosi”. E sempre a detta dell’avvocato ci sarebbero diversi calciatori del Real Aversa ricoverati nei nosocomi della Campania. Il dato di fatto è che al momento non è pervenuta alcuna denuncia alla Procura iblea.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it