Raddoppio Ragusa – Catania il Governo GialloVerde nega accesso agli atti ai sindaci. Scatta la causa legale

Ieri si sono tenuti due incontri importanti. Sulla vicenda del raddoppio autostradale Ragusa-Catania interviene con una dichiarazione il sindaco Peppe Cassì:

“Sulla Ragusa-Catania ci siamo presi un impegno: continuare a farci sentire, a far capire che non ci si può semplicemente dimenticare di noi come accaduto in questi anni. Ieri si sono tenuti due incontri importanti. Il primo, tra i sindaci dei Comuni interessati dall’opera e il legale a cui abbiamo affidato l’incarico di accedere agli atti ed entrare nell’iter procedimentale: la risposta del Governo è stata un diniego. Non possiamo accettarlo, lo contesteremo e lo impugneremo.

Il secondo, tra i sindaci ed il presidente della Regione Musumeci, il vicepresidente Armao e l’assessore Falcone. Abbiamo preso atto che non c’è stato alcuno sviluppo dopo l’informativa con cui il ministro Toninelli durante l’ultima riunione del CIPE dello scorso maggio aveva indicato come unica strada percorribile quella della acquisizione del progetto privato da parte dell’ANAS. Anzi, secondo le informazioni in nostro possesso, le parti sarebbero ben lontane dal trovare una intesa.

Già domani, quando il ministro Toninelli sarà in Sicilia, chiederemo delucidazioni. Allo stesso tempo, riprenderemo l’interlocuzione con il ministro che più si è speso, Barbara Lezzi. Da parte sua la Regione conferma il proprio contributo per ridurre i futuri pedaggi e anzi si impegna a trasformare la delibera adottata in legge regionale.

Ci aspettiamo risposte concrete o saremo di nuovo pronti a manifestare: Regione, sindaci e tutte le espressioni politiche e produttive del territorio. A Roma dovranno quantomeno abituarsi al fatto che Ragusa non resterà in silenzio”.

E sulla vicenda interviene il Partito Democratico provinciale. 

Ragusa-Catania, dopo il blocco il grande silenzio: non è il caso di ritornare al project financing?

Ancora una volta interveniamo per cercare di svegliare il governo dal grande sonno sulla Ragusa-Catania. Dopo l’incredibile pantomima che ha bloccato l’iter dell’importante opera, con la promessa di realizzarla con fondi totalmente pubblici, considerando la pessima congiuntura economica (checché ne dicano i tromboni della propaganda gialloverde) con il deficit oltre la soglia, non sarebbe il caso di rivalutare il project financing?”: così il segretario provinciale del Pd ibleoBartolo Giaquinta.

Ritornare alla soluzione del partenariato pubblico-privato – aggiunge Giaquinta – appare come l’unica soluzione per realizzare l’opera in tempi ragionevoli. La soluzione del governo è il silenzio e il decadimento della questione, nell’attesa di un finanziamento pubblico che non arriverà mai”.

 

 

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