QUESTION TIME AL CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA

 

Seduta dedicata alla question time con la discussione quattro interrogazioni con risposta del sindaco.

Presenti diciannove i consiglieri la seduta è dedicata alla question time che si apre con un’interrogazione del consigliere Ivana Castello che chiede quali provvedimenti ha assunto il sindaco  in ordine all’impegno di spesa sulle iniziative dell’estate modicana che è costata 231 mila euro. Una somma che gli  è apparsa un’enormità se si considera che l’ente è in pre – dissesto e valutata  una nota alla delibera dei revisori dei conti, che sull’argomento avevano avanzato delle riserve di ordine tecnico.

Il sindaco ricorda che il 2014 è l’anno di una programmazione finanziaria proveniente da un 2013 dove non ci sono stati perdite; anzi un avanzo di amministrazione di sette milioni di euro. Sono stati coperti tutti i servizi essenziali, pagati gli stipendi, si è in regola con tutti rispetto ad una programmazione tipica di una città a valenza turistica. La spesa che è stata messa a disposizione per il turismo e quindi impegnata quest’anno è inferiore rispetto a quelli spesa negli anni precedenti con una situazione finanziaria peggiore e in presenza di un disavanzo di amministrazione. Oggi il comune non si trova nella condizioni precedenti; anni pregressi in cui si sono impegnate delibere contro il parere del dirigente. Il sindaco si assumeva la responsabilità di finanziare atti senza una copertura finanziaria determinando debiti fuori bilancio.

Quanto speso e stanziato dall’amministrazione è coperto dalle poste approvate in bilancio.

Tutte le spese hanno una coperture finanziaria e che riguardano i servizi sociali, le manutenzioni e altri servizi essenziali compreso il turismo che ha determinato un avanzamento in termini di ritorno per i comparti interessati: commercio e accoglienza.

L’interrogante non si ritiene soddisfatta della risposta se si pensa alle valutazioni fatte dai revisori dei conti sulla delibera relativa alle iniziative per l’estate modicana che attese le condizioni finanziarie dell’ente non poteva sostenere una spesa così esorbitante. I revisori hanno posto questa riserva facendo riferimento ai debiti fuori bilancio per i quali non stati adottati  provvedimenti e questo fa divietoi di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge. Tra i debiti fuori bilancio ricorda che l’amministrazione non ha riconosciuto quello contratto sul comune di Scicli.

 

Il sindaco sul riconoscimento del debito fuori bilancio si ritiene estraneo perché il debito fu contratto prima della sua gestione. Sul comune di Scicli le amministrazioni precedenti non hanno registrato gli impegni o addirittura alcuni sono stati cancellati. In questo modo il debito non può essere compreso nel Dl 35 (decreto salva enti) ma è in corso una transazione con il comune di Scicli attraverso atto approvato in giunta e il Comune oggi aspetta una risposta nel senso che la transazione deve esser approvata da quella giunta e dal consiglio comunale di Scicli.

Quindi il debito va riconosciuto e nella maniera giusta. Questa amministrazione non regala soldi della comunità senza che ci sia chiarezza negli atti come ad esempio la fatturazione degli interessi sulle somme dovute da parte del comune di Scicli. Dichiara di avere sollecitato quell’ente a dare una risposta. Sin tanto il debito non sarà riconosciuto nessun passo in avanti sarà fatto.

Lo stesso consigliere tratta un’altra interrogazione sulla costituzione del debito verso l’Enel nel senso che è stata prevista una previsione di spesa di tre milioni di euro per pagare i consumi Enel. Dagli atti ufficiali risulta che per i consumi sono stati impegnati venti mila euro e pagati solo undici mila.

Interroga il sindaco su questa situazione poco chiara.

Il sindaco garantisce che non si stanno creando debiti fuori bilancio. Il motivo e che l’ente è in un momento transitorio di gestione dei 450 contatori in possesso. Si deve evitare che si paghino contestualmente due enti diversi ovvero il vecchio e il nuovo gestore: Enel ed Eni. Gli uffici stanno valutando quanto si deve alla prima e  alla seconda. In bilancio ci sono gli impegni di spesa e quindi quando sarà fatta la distinzione saranno liquidate le somme. Bisogna avere certezza delle somme che si liquidano.

L’interrogante legge una nota della dirigente Enel inviata alla PO dell’ente nella quale evidenzia le fatture dell’anno 2014, sino ad aprile, ammontante  ad un milione e duecento mila di euro a seguito di verifiche e di controlli. Allora questo è un debito certo che va pagato. Diversamente a fine anno si rischia di creare nuovi debiti.

Il sindaco replica che questo dimostra che non c’è certezza tra quello che si deve all’Enel e all’Eni.

Gli uffici sono quelli che dovranno fare gli impegni di spesa una volta fatta la distinzione dei pagamenti.

Il consigliere Giovanni Spadaro illustra un’interrogazione, cofirmata dal consigliere Carmelo Cerruto, sul parco gioghi di Via Risorgimento che presenta pericoli per i bambini delle scuole vicine che lo praticano. Chiede in quanto tempo l’amministrazione superare questi rischi.

Il sindaco risponde dicendo che quel parco giochi da venti anni era in uno stato di abbandono. E dovrebbe saperlo Spadaro che era assessore al verde. Questa amministrazione ha indetto le gare, e diverse sono state appaltate, per la sistemazione delle aree a verde attrezzate nella città. La burocrazia lenta nel rilasciare le certificazioni alle imprese non ha sinora consentito gli interventi.

Chiede del perché non si è stata fatta, nel corso degli ultimi sei anni, una manutenzione e queste interrogazioni fanno rabbia. Il sindaco annuncia la creazione di nuovi spazi a verde attrezzato.

L’interrogante sostiene che ha fatto l’assessore all’ambiente per due anni e mezzo e allora si amministrava con un bilancio con 68 milioni di euro di debiti e quindi non aveva i fondi necessari per fare la manutenzione a questi siti. Un intervento allora fu fatto, appena ci fu la disponibilità, per cinquemila euro il parco giochi della scuola Santa Marta. Sul parco del quartiere “Fontana” il precedente sindaco ha avuto un finanziamento di 800mila euro. Oggi si possono fare le manutenzioni perché ci sono le possibilità per farle.

Prendo per buono il fatto che il sindaco che tra qualche settimana il problema sarà risolto e su questo vigilerà. Ma non tutte le promesse del sindaco sono andate a buon fine.

Il sindaco nella replica sostiene che un milione e duecento mila euro sono stati impegnati per i debiti contratti negli anni pregressi e quindi vengono tolti alla disponibilità della città.

La bambinopoli di Santa Marta sarà chiusa, per evitare diversi problemi soprattutto di notte, quando sarà realizzato il parco giochi di Via Conceria che sarà fatta dalla ditta Cicero.

Il consigliere Tato Cavallino presenta un’interrogazione sull’avvio dell’iter per l’intitolazione alla giornalista Loredana Modica nota anche per la sua attività a favore dell’Avis,  della Protezione Civile e per il suo impegno civile e sociale, della piazzetta che accede all’Ospedale Maggiore dalla Via Sacro Cuore.

Preliminarmente denuncia che non è stato predisposta la gara di appalto per la ripresa televisiva delle sedute del consiglio comunale. E poi rileva anche l’assenza dell’atto relativo alle dichiarazioni programmatiche, dovute per legge, annunciate dal sindaco e mai pervenute. Chiede il rispetto per il consiglio comunale.

Il sindaco ha informato che ha dato mandato alla PO di predisporre la gara per le riprese televisive e che presto saranno portato in consiglio le dichiarazioni programmatiche sull’attività svolta dalla giunta.

Venendo alla interrogazione propone che quella piazzetta che è stata sistemata in questi giorni con la posa in opera di una scaletta di accesso al nosocomio modicano possa essere intitolata a Loredana Modica. Propone di realizzare una scivola per consentire l’accesso per i diversamente abili e quindi invita a procedere all’iter per intitolazione.

Il sindaco prende atto della nota propositiva del consigliere Cavallino; l’opera realizzata potrebbe essere intitolata alla giornalista scomparsa.

L’interrogante prende atto della risposta del sindaco e si mette a disposizione per realizzare questo obiettivo.

L’ultima interrogazione del consigliere Ivana Castello non è stata discussa in quanto mancava l’assessore al bilancio Enzo Giannone che aveva reso una dichiarazione alla stampa, che è l’oggetto della interrogazione.

A questo punto terminate le interrogazioni la seduta del consiglio si scioglie.

 

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it