“Puliamo Chiaramonte”. E’ caccia alle discariche abusive, davvero troppe. Una giornata ecologica da parte dei volontari. FOTO

Si è svolta giorno 27 settembre a Chiaramonte Gulfi, la prima iniziativa di volontariato ambientale organizzata con la partecipazione corale di numerose associazioni e cittadini dal nome emblematico: “puliamo Chiaramonte”.

Fra gli organizzatori l’Avis di Chiaramonte Gulfi, la Consulta dei Giovani di Chiaramonte Gulfi, le associazioni passopasso, 30.06 Bene Comune, Chiaramonte Cammina e la Protezione Civile Gruppo Alfa che ha anche messo a disposizione i mezzi per il trasporto dei rifiuti raccolti e la profonda esperienza e conoscenza del territorio maturate negli anni.

Sono state ripulite dai rifiuti discariche abusive, strade ed aree del territorio comunale nelle contrade Santa Lucia, coffa, Mortilla-Roccazzo e Cicimia.

La partecipazione è stata più alta delle aspettative con più di 50 volontari che, dopo essere stati censiti in piazza duomo, sono stati dotati di sacchi e guanti e quindi divisi in gruppi destinati alle varie parti del territorio comunale.
Il messaggio che hanno voluto lanciare i promotori è quello del rispetto del territorio e loro stessi vogliono dare il buon esempio a chi invece continua a sporcare e a deturpare il paesaggio.

L’iniziativa è servita a unire e a rafforzare alcuni gruppi di cittadini e di associazioni che già da tempo hanno iniziato questa campagna di sensibilizzazione improntata alla sostenibilità ambientale e loro stessi dichiarano di non volersi fermare qui, verranno organizzate altre campagne di pulizia in altre parti del territorio e stanno provando ad organizzarsi mappando di volta in volta le aree bonificate e quelle da ripulire in modo da avere un quadro chiaro del territorio e dare la possibilità a tutti di segnalare eventuali aree invase dai rifiuti.

Tutti i volontari hanno anche deciso di inoltrare una lettera al Sindaco, al dirigente responsabile, all’assessore ed ai consiglieri comunali perché non vogliono che questo loro impegno sia vano e che la gente continui a sporcare dove con tanta fatica qualcun altro ha ripulito.
Nella lettera segnalano alcune discariche di materiale contente amianto e con carcasse di animali morti di grossa taglia e chiedono l’intervento dell’ente perché vengano immediatamente rimosse a garanzia della salute pubblica.

Nella missiva avanzano anche numerose altre proposte e chiedono vengano prese in considerazione dall’amministrazione perché il loro sacrificio non risulti vano e in modo da tutelare il territorio e conservarlo per le generazioni future.
Tra le proposte:
1) Installare apposite fototrappole per la videosorveglianza delle aree già bonificate e di quelle a maggiore
rischio di creazione di discariche abusive e di abbandono dei rifiuti;
2) Mettere in campo tutte le azioni necessarie a fare emergere gli abusivi che non pagano la Tari;
3) Rafforzare il sistema dei controlli sul territorio prevedendo anche corsi per “Guardie Ambientali”;
4) Rendere più efficace il servizio di raccolta rifiuti e di spazzamento delle strade del centro storico;
5) Aumentare al massimo consentito dalla legge le multe per chi abbandona illecitamente i rifiuti;
6) Creare un apposito capitolo con i fondi provenienti dalle multe da destinare unicamente alle azioni di lotta
ai trasgressori e controllo del territorio in modo da realizzare un meccanismo virtuoso che possa rendere il
sistema autosufficiente.

La ditta Mecogest ha messo a disposizione i sacchi, i guanti e le magliette.

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