Psicosi coronavirus a Ragusa mascherine antivirus esaurite nelle farmacie. Corsa per i saponi igenizzanti

E’ caccia alle mascherine protettive anche nelle farmacie di Ragusa. Dopo il diffondersi delle notizie riguardanti il contagio da coronavirus nel Nord Italia, sono aumentate le richieste da parte dei cittadini di acquisto di questi presidi, assieme a saponi igenizzanti e perfino pillole per stimolare le difese immunitarie. Ma già da tempo le mascherine protettive nelle farmacie di Ragusa sono introvabili. Sono andate a ruba nelle settimane comprese tra gennaio e febbraio quando è iniziato a diffondersi il virus in Cina. E anche molti ragusani che dovevano spostarsi per lavoro, o per altre ragioni, attraverso voli nazionali e internazionali, hanno deciso di acquistare le mascherine.

Le normali scorte, tarate sull’utilizzo durante l’inverno per l’influenza, sono dunque finite e il rifornimento da parte dei fornitori, vista la cospicua richiesta praticamente in tutto il mondo, avviene col contagocce. Da qualche giorno non arriva più nulla. “Dopo le vacanze di Natale, seguendo anche le notizie che arrivavano dalla Cina di questa epidemia che era ancora a livello latente, già qualcuno dovendo programmare spostamenti ha iniziato ad acquistare le mascherine – conferma il dott. Emanuele Ottaviano, presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Ragusa – Nel caso ad esempio della mia farmacia, avevamo un centinaio di mascherine che sono state rapidamente acquistate in una ventina di giorni. Sono i presidi di media protezione, a due veli che evitano gli spruzzi di saliva essendo nei fatti una barriera fisica. Non erano comunque i dispositivi più efficaci e più protettivi che si utilizzano in certi ambienti. Erano le mascherine che si usano normalmente, soprattutto nei Paesi orientali magari contro lo smog. Da circa un mese, e già in quei giorni, non c’era più la disponibilità di rifornimento. La situazione a Ragusa è adesso uguale a quella del resto d’Italia. Le mascherine sono andate esaurite”.

E da quando in queste ultime ore il contagio si è diffuso al Nord Italia anche nelle farmacie di Ragusa si è registrata un’impennata di richieste. “Soltanto questo sabato mattina una decina di persone nella mia farmacia ha chiesto di poter acquistare le mascherine – ribadisce il dott. Ottaviano – Si tratta perlopiù di persone che devono spostarsi per motivi di famiglia o di lavoro e la prima sosta avviene negli aeroporti di Roma e di Milano dove dunque c’è un flusso maggiore di persone. In ogni caso noi cerchiamo di diffondere le notizie ufficiali che abbiamo ricevuto dall’Ordine dei Farmacisti e dal Ministero della Salute, quel famoso decalogo, quei dieci comandamenti, che sono reperibili un po’ dappertutto e che contengono delle regole basilari come evitare incontri troppo ravvicinati, mani da lavare con frequenza, non stare in luoghi troppo chiusi”.

Non solo mascherine. Tra le richieste ci sono anche quelle dei saponi igenizzanti. “In verità ci richiedono anche saponi igenizzanti e medicinali per stimolare le difese immunitarie ma non è una richiesta eccezionale nel senso che questi sono i rimedi utilizzati in questo periodo per l’influenza. Chi ha bambini o anziani a casa cerca di proteggerli e di fortificarli il più possibile. Ma siamo nella norma come richieste”.

C’è un problema non da poco in questo periodo che è quello del picco della normale influenza. Un picco che arriverà tra poco e i cui sintomi, almeno quelli iniziali, sono abbastanza comuni a quelli del coronavirus dunque questo aspetto potrebbe portare al disorientamento dei pazienti. “Il consiglio è quello di evitare di intasare i pronto soccorso e piuttosto parlarne con il proprio medico di famiglia – conclude Ottaviano – E’ chiaro che adesso c’è il picco dell’influenza e anche il raggruppamento di persone, come accade ad esempio per il Carnevale, potrà portare ad un incremento dell’influenza solita, tra starnuti e colpi di tosse che diffondono le particelle nebulizzate. Ma appunto è l’influenza e non ci si deve lasciare andare a facili allarmismi”.
fonte Michele Barbagallo – La Sicilia

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