È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PSICOLOGIA DEL BAMBINO. COME NASCE UN NARCISISTA
25 Ago 2013 15:09
Come abbiamo visto nell’articolo precedente, il disturbo narcisistico di personalità si caratterizza per una percezione distorta del Sé che induce il soggetto a ritenere di essere il migliore, di avere diritti speciali, di meritare trattamenti speciali e che gli altri provino invidia per lui.
Come si diceva, il narcisista come persona è arrogante, presuntuoso, competitivo e invidioso. Ma quali esperienze portano a sviluppare una
personalità di questo tipo? Come si può ben capire il processo di sviluppo di una personalità narcisistica comprende vari fattori tra i quali gli aspetti del carattere e gli atteggiamenti affettivo-relazionali messi in atto nei confronti del bambino dalle figure di riferimento, in particolare da mamma e papà. Al di là degli aspetti complessi che ruotano attorno a tale problematica e che renderebbero questa breve descrizione troppo tecnica, in questo articolo voglio invece mettere in risalto aspetti di immediata comprensione, che è facile riconoscere e anche modificare, se si vuole. Tra le esperienze che portano un bambino a sviluppare una personalità di tipo narcisistico sono le seguenti: • fargli complimenti esagerati, cioè eccessivi rispetto ai suoi meriti reali;• fargli credere che è “speciale”, cioè dotato di caratteristiche straordinarie e migliori rispetto agli altri;• confrontarlo agli altri e dirgli sempre che è miglio degli altri su tutto;• fargli credere di avere diritti speciali assecondandolo ad ogni richiesta, accontentandolo anche quando non è
giusto, privilegiandolo rispetto a fratelli maggiori o minori.
Un bambino che fa queste esperienze, contrariamente a quanto si possa pensare, sviluppa un’autostima fragile. Come ogni altro essere umano prima o poi anche lui farà degli errori e si accorgerà di avere delle imperfezioni, ma di fronte a queste esperienze sarà impreparato e proverà un disagio elevato, eccessivo, rispetto al quale avrà difficoltà a reagire in modo adeguato, gli sembrerà di vedersi crollare il mondo addosso e potrà provare molta rabbia e profonda tristezza. Le stesse emozioni le proverà per il resto della vita: si sentirà un “Dio” quando tutto fila liscio, ma di fronte a errori e imperfezioni si sentirà una nullità, cioè proverà un abbattimento eccessivo, esagerato dovuto al fatto di avere un’immagine interna fragile e non realistica di sé.
Dott.ssa Sabrina D’Amanti psicologa e psicoterapeuta
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Studio di psicoterapia a Vittoria e Ragusa
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