È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Presentato al centro polifunzionale il progetto Fami Capacity Building “un passo avanti nella governance…e verso l’integrazione”
14 Dic 2018 09:37
Al Centro Polifunzionale di informazione e servizi per immigrati regolari di Ragusa, è stato presentato, alla presenza del Prefetto Filippina Cocuzza, il progetto finanziato a valere sui FAMI – Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico 2.Integrazione / Migrazione legale – Obiettivo nazionale ON 3 – Capacity building – lett. j Governance dei servizi – V sportello UU.TT.G., denominato “Un passo avanti nella *governance…*e verso l’integrazione”.
Capofila dell’iniziativa progettuale è la Prefettura di Ragusa, in partenariato con l’OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazione e l’ASP e l’ Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa.
Obiettivo generale del progetto è quello di potenziare le iniziative della Prefettura di Ragusa e di rafforzare la rete di governance in ambito migratorio attivando dispositivi efficaci e condivisi nell’ambito dei servizi pubblici e privati volti al monitoraggio dell’accoglienza ed alla prevenzione di fenomeni di sfruttamento lavorativo e di lavoro sommerso.
Le azioni progettuali si svolgono secondo tre linee di azione volte a:
– potenziare i servizi rivolti ai cittadini stranieri, monitorare la situazione dell’ accoglienza e
verificare la gestione dei CAS coniugandola con la divulgazione di buone prassi e di conoscenza delle politiche attive del lavoro e di orientamento ai servizi offerti dalla rete territoriale finalizzati al raggiungimento dell’autonomia ed all’uscita dall’accoglienza;
– prevenire il fenomeno dello sfruttamento lavorativo, sessuale e del caporalato privilegiando servizi itineranti, con unità di strada con professionalità sanitarie, legali, di assistenza sociale e orientamento, che possano agevolare l’accesso ai servizi e l’esercizio dei diritti fondamentali;
– potenziare i servizi sanitari presenti sul territorio per i cittadini stranieri sia formando gli operatori che implementando l’offerta di prossimità.
Tra le molteplici attività si richiamano, a titolo esemplificativo:
– il rafforzamento degli strumenti per la verifica ed il monitoraggio dei servizi di accoglienza che prevedono l’erogazione di contributi a carico della Prefettura anche attraverso un’unità di equipe itinerante con le professionalità di tipo più prettamente specialistico (legale, psicologico, sociale e di mediazione interculturale), che serva da supporto alle attività di controllo delle strutture di accoglienza;
– la formazione specialistica, per gli operatori pubblici (Prefettura, ASP, Comuni, etc.) sulle metodologie e strumenti per la *governance* multilivello della gestione e programmazione del sistema di accoglienza integrato pubblico-privato;
– l’attivazione di un team mobile di primo contatto per rafforzare le attività di orientamento legale di prossimità per intercettare il fenomeno dello sfruttamento in modo da orientare gli interventi di emersione;
– la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro nelle aziende in cui ci sono regolari rapporti di lavoro;
– l’attività informativa/formativa dei migranti non comunitari sui loro diritti e doveri in ambito di legislazione lavorativa ed elementi di conoscenza sul sistema previdenziale e di welfare compresa la conoscenza delle Istituzioni preposte in materia di lavoro e previdenza. medesime.
Il percorso progettuale è stato già avviato con successo da alcuni mesi e sta riscuotendo interesse e compartecipazione da parte dei soggetti, istituzionali e non, che a vario titolo sono coinvolti nel fenomeno della presenza straniera sul territorio.
Apprezzabili risultati si stanno, inoltre, conseguendo e sviluppando nel corso degli accessi ispettivi presso le strutture di accoglienza al fine di verificare gli standard di accoglienza, che, grazie anche alla presenza di mediatori, consentono interventi più incisivi e costituiscono, nel contempo un’ occasione di divulgazione di informazioni, orientamento e buone prassi per i migranti accolti.
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