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Premio Ragusani nel Mondo, un ponte di emozioni lungo trent’anni: giovani, memoria e talento accendono piazza Libertà
28 Lug 2025 10:52
È stata una seconda serata densa di emozioni, quella del Premio Ragusani nel Mondo, che ha celebrato domenica 27 luglio la sua trentesima edizione in una piazza Libertà gremita come nelle grandi occasioni. Il cuore dell’evento è stato un ideale ponte tra passato, presente e futuro, in cui l’identità iblea ha brillato attraverso storie di eccellenza, talento e memoria.
Dopo il successo della prima serata, il trentennale ha voluto accendere i riflettori sulle nuove generazioni, inaugurando una sezione speciale dedicata ai giovani emergenti del territorio che stanno lasciando il segno nel mondo. Sul palco, il pianista e compositore Ruben Micieli, l’ingegnere robotico Loris Fichera, l’egittologo Lorenzo Guardiano, e i fratelli jazzisti Giovanni e Matteo Cutello, accompagnati dal maestro Peppe Arezzo, hanno offerto uno spaccato potente e ispirante della Ragusa che cresce e guarda oltre i confini.
A sottolineare il legame profondo tra radici e orizzonti globali, sono stati consegnati due Premi Speciali: al modicano Domenico Pisana, critico letterario e voce autorevole del dialogo culturale mediterraneo, e al dott. Mario Catalano, insignito dal Centro Servizi per il Volontariato Etneo (CSVE) per il suo progetto odontoiatrico in Africa, simbolo concreto di impegno e solidarietà.
Il momento più toccante della serata è stato l’“amarcord” dei premiati storici: un mosaico vivente composto da decine di volti che hanno segnato la storia del Premio e che, per l’occasione, sono tornati a Ragusa da ogni angolo del mondo. Salvo Falcone e Caterina Gurrieri hanno introdotto, uno dopo l’altro, i protagonisti di trent’anni di successi: da scienziati a sportivi, da artisti a imprenditori, tutti con un legame indelebile con la terra iblea.
Il gran finale ha visto protagonista la Banda Musicale della Marina Militare Italiana, che sotto la guida del maestro Antonio Barbagallo ha trasformato la piazza in un maestoso teatro all’aperto, con una performance che ha unito potenza sonora e profondità emotiva. A impreziosire la serata anche le voci di Beatrice La Rocca e Giorgia Faraone, in un duetto generazionale accompagnato ancora una volta dai musicisti diretti da Arezzo.
A chiudere l’evento, i saluti istituzionali del presidente Salvatore Brinch, del presidente onorario Franco Antoci, del direttore Sebastiano D’Angelo e dei membri del direttivo, tra cui Giuseppe Lizzio, Gianni Licitra e Salvatore Medici.
Un’edizione speciale, che ha saputo intrecciare memoria e visione, confermando il Premio Ragusani nel Mondo come ambasciatore dell’anima iblea. Il prossimo appuntamento è fissato per il 25 luglio 2026, con la promessa di continuare a raccontare le storie che rendono Ragusa protagonista nel mondo. Trent’anni dopo, il viaggio non si ferma.
Foto: Giovanni Noto
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