POZZALLO, SCOPERTA BISCA CLANDESTINA

Il troppo accanimento messo nel gioco ha fatto scoprire una bisca clandestina allestita all’interno di un’abitazione di via Calabria, nel pieno centro cittadino di Pozzallo. Sono stati proprio lo strano andirivieni di persone verso l’abitazione sospetta ed i rumori che provenivano dal suo interno ad attirare l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione intenta a pattugliare le vie cittadine alle prime ore del Natale.

I militari si sono fermati a controllare e, da una finestra semi aperta, hanno notato sei persone che stavano inequivocabilmente giocando d’azzardo intorno ad un tavolo imbandito di bevande alcooliche, snacks e sigarette. Attorno a loro erano presenti altre persone intente ad osservare il gioco in attesa, probabilmente del loro turno. Sul tavolo erano posate carte da gioco napoletane, fiches variopinte e del denaro contante.

I Carabinieri sono allora entrati in azione facendo irruzione nell’appartamento. Alla loro vista i sei giocatori hanno provato a far sparire soldi e carte, mentre alcuni cercavano di fuggire via. Ma sono stati tutti bloccati, identificati e denunciati per concorso in gioco d’azzardo. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di operai originari di Pozzallo ed Ispica (RG). Unica eccezione un cittadino maltese, originario di Pozzallo, giunto in Italia per trascorrere le festività natalizie insieme ad alcuni familiari. La bisca era stata organizzata all’interno di una abitazione di pertinenza di questi.

Per uno di loro sono scattate addirittura le manette: a seguito di accurati controlli eseguiti in banca dati è emerso che a carico di G.A. – 29enne operaio pozzallese – era pendente un mandato di arresto europeo.

Il provvedimento cautelare era stato richiesto a fine novembre del 2010 dall’autorità giudiziaria tedesca per una truffa commessa in Germania dall’arrestato nel lontano 2008. È stato rinchiuso nel carcere di Modica in attesa della convalida del provvedimento.

Al termine della retatai Carabinieri hanno poi sequestrato il mazzo di carte napoletane da “scopa”, le fiches e la somma contante di 770 €, suddivisa in banconote di medio taglio.

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