POSTA L’IPOTECA PER BIRROCCO 2014

Dopo qualche indecisione della prima serata, BIRROCCO è scattato a tutto gas. Il consenso di pubblico, arrivato anche dalla provincia, ha sgombrato il campo da ogni possibile esitazione nel giudizio della iniziativa portata avanti dai giovani di Ideology. Quando c’è un consenso di pubblico così netto, è come per una competizione elettorale, si possono non condividere i risultati, ma occorre inchinarsi alla volontà popolare.

Il plauso va, parimenti ai privati che hanno saputo intravedere la validità dell’iniziativa, compito non certo facile trattandosi della prima edizione.

Anche i commercianti dell’area interessata dalla manifestazione hanno risposto in maniera efficace, diversamente dal primo giorno, tutto buono per l’Amministrazione che con poco impegno, forse nullo dal punto di vista economico, è stata capace di indossare le vesti di esorcista della desolazione del centro storico superiore. In effetti, senza conferenze di servizio e tavoli di concertazione, senza comitati e organizzazioni datoriali, senza esperti e ‘scienziati’ vari, a primo colpo si è riempito il centro, facendo vivere anche spazi come la nuova piazza Poste.

Lo spazio per possibili, e in ogni caso costruttive, critiche, è riservato solo all’agenda della prossima edizione, quella in cui sarà difficile tollerare giustificazioni per certe lacune che, per questa prima edizione, sono passate quasi inosservate.

Prima di tutto occorrerà allargare l’area interessata dalla Festa della Birra, coinvolgendo spazi inutilizzati come la piazza Poste, la piazza Carmine, il parco Giovanni Paolo II. Occorrerà allargare la Festa della Birra a qualcosa di adeguato e consonante da mettere sotto i denti, coinvolgendo gli esercizi pubblici  con menù dedicati. E sarà indispensabile poter offrire birre particolari e non solo quelle da scaffale del supermercato. In ogni caso la concentrazione in una area ristretta ha determinato il pienone dei pochi locali di ristorazione, inducendo molti, alla fine, per mangiare qualcosa o prendere un gelato a dirigersi in periferia.

Ma soprattutto occorrerà aprire chiese, palazzi e musei, con adeguata pubblicità e comunicazione, per offrire spunti diversi a tutte le fasce di età. Un aspetto, quello culturale, che può e deve essere privilegiato anche per manifestazioni di questo tipo.

Si può ben dire che BIRROCCO ha costituito un breve ma assai efficace  corso di formazione per l’istituzione, per gli stessi organizzatori, per gli sponsor, per i commercianti e gli esercizi pubblici, ma anche per i cittadini che devono saper riappropriarsi, come comunità, della città e del centro storico in particolare. A tutti loro mettere a frutto la felice esperienza.

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