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Pietro Agen, presidente CamCom sud-est, massone. Prefettura chiede a Musumeci di verificarne la legittimità
04 Ott 2019 11:41
Sulla richiesta di decadenza del presidente della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, Pietro Agen, dovrà pronunciarsi Nello Musumeci. Il Prefetto di Catania, infatti, ha inviato una nota alla Presidenza della Regione Siciliana con cui investe l’ente dell’istanza presentata nelle settimane scorse dal Codacons.
Come si ricorderà l’associazione, con apposito atto inviato ad una serie di autorità pubbliche, chiedeva l’avvio del procedimento finalizzato a verificare i presupposti per disporre la decadenza del Presidente della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia per violazione dello Statuto dell’ente e delle leggi regionali e nazionali.
Pietro Agen infatti, in una recente intervista, aveva dichiarato di appartenere alla loggia massonica del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani dai primi anni ’80 a tutt’oggi, una situazione che potrebbe realizzare una condizione di incompatibilità rispetto all’incarico rivestito, e che avrebbe dovuto dichiarare in sede di autocertificazione prima del conferimento dell’incarico.
Lo Statuto della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia – così come altre leggi nazionali e regionali – all’art 13 stabilisce infatti che non possono far parte del Consiglio “coloro che siano iscritti ad associazioni operanti in modo occulto o clandestino e per la cui adesione siano richiesti un giuramento o una promessa solenne”.
Ora la Prefettura di Catania, attraverso il viceprefetto dott.ssa Salerno, ha recepito l’istanza del Codacons, con una nota diretta alla Presidenza della Regione Siciliana in cui si legge “Per i profili di competenza si trasmette la nota pervenuta il 16 settembre u.s. con la quale il Coordinamento delle associazioni e dei comitati per la tutela dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha formulato una diffida alla definizione del procedimento”.
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