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PIAZZA LIBERTÀ VERRÀ RESTITUITA AI CITTADINI. IL FINANZIAMENTO DI OLTRE 1.200.000 EURO GIA’ PRONTO
12 Giu 2012 17:02
Prosegue il progetto di riqualificazione del centro storico di Ragusa superiore. L’amministrazione Dipasquale ha presentato alla città, oggi pomeriggio nel saloncino dell’hotel Mediterraneo in via Roma, il progetto che prevede la ripavimentazione di piazza Libertà.
Chiamati al confronto con i cittadini il vicesindaco nonchè assessore Centri storici Giovanni Cosentini e i progettisti, l’architetto Giorgio Colosi, dirigente settore Centri storici del comune di Ragusa e l’architetto Stefania Campo, vincitrice del bando di gara indetto dal comune per la collaborazione al progetto.
“Un’opera nella quale crediamo molto – esordisce il vicesindaco – e che riusciremo a realizzare mediante il finanziamento di 1.291.000 euro che la Enimed spa, la Edison spa e la Irmino srl hanno versato al comune a titolo di contributo compensativo. Piazza Libertà è uno dei luoghi simbolo di Ragusa per cui abbiamo affiancato alla squadra di progettisti un comitato tecnico-scientifico composto da studiosi, storici, architetti, del quale fa parte anche il Soprintendente di Ragusa, architetto Alessandro Ferrara. Pertanto il progetto di riqualificazione nasce dalle linee guida individuate nel corso delle riunioni degli esperti e dei progettisti. Adesso è il momento di presentare il progetto ai cittadini – aggiunge Cosentini – per informare e concertare sul cambiamento di uno dei pezzi urbani più intrisi di ragusanità”.
L’assoluto rispetto del progetto originale, a cura dell’architetto Ernesto La Padula, uno dei capisaldi dal quale partire, prevedendo quindi nell’opera di riqualificazione il dialogo della pavimentazione con le quinte architettoniche della piazza e la riproposizione della funzione originale dello spazio, ovvero un luogo destinato ai grandi eventi. L’invaso della piazza infatti, rifacendosi ai canoni dell’architettura fascista, ricalca l’idea di un grande anfiteatro moderno che riesce ad accogliere ben 30.000 spettatori.
Per restituire al luogo la propria identità quindi, la viabilità subirà alcune modifiche e sarà interdetto il transito per via Pennavaria.
“Abbiamo ripensato uno dei luoghi simbolo di Ragusa – sottolinea l’architetto Stefania Campo – restituendo l’originale funzione della piazza oggi impropriamente utilizzata come snodo veicolare e come parcheggio. La pavimentazione, in pietra ragusana, interesserà tutta la piazza, per mantenere omogeneità di materiale e unitarietà allo spazio. Il verde invece verrà limitato alla presenza di fioriere, di conseguenza verranno spostati gli alberi esistenti”.
Il progetto prevede quindi la ripavimentazione attraverso un manto compatto che faccia risaltare i prospetti. Per evitare un impatto eccessivo saranno utilizzate due formati di basole lavorate in modo differente: bocciadate, sabbiate, levigate. Questa accotezza accentuerà i giochi di ombre nonostante l’omogeneità del materiale utilizzato.
“L’idea di ridurre gli arredi urbani all’essenziale – aggiunge l’architetto Colosi – arriva dopo una serie di valutazioni molto serie che discendono dal principio di rispetto assoluto del progetto originario”.
“Una soluzione progettuale molto fredda” è la percezione di alcuni cittadini presenti all’incontro, che non riconoscono un’anima nei luoghi ripensati per la città. Molto criticata la scelta, da parte di chi quotidianamente frequenta il posto, di eliminare gli alberi che per sei mesi l’anno rappresentano un luogo di aggregazione dei cittadini.
“Manca il contatto con la gente – lamenta una residente – e i luoghi così descritti sembrano avere un effetto spettrale. Dovremmo ripensare la vivibilità degli spazi e l’uso che la città ne fa quotidianamente. Si corre il rischio – conclude – di imbalsamare i luoghi ed eliminare le persone da una delle piazze oggi più frequentate”.
“E’ uno spazio metafisico quello che abbiamo suggerito di riproporre – replica il professore Giorgio Flaccavento, uno degli esperti chiamati ad esprimersi nel tavolo tecnico-scientifico -. La fruizione pubblica non viene assecondata dai progettisti, perché non appartiene alla logica del La Padula, il quale volle creare uno spazio adatto alle grandi adunanze. Le linee guida che abbiamo deciso di individuare si collocano nel solco del rispetto quanto più possibile del progetto originario”.
Altra preoccupazione emersa nel corso dell’incontro quella dei tempi di realizzazione. Il vicesindaco Cosentini rassicura i cittadini, perplessi all’idea di un centro storico caratterizzato da un cantiere infinito: “Sebbene il finanziamento sia già a disposizione delle casse comunali e per la realizzazione dell’opera saranno necessari circa sei mesi, non muoveremo una pietra di piazza Libertà fino a quando non saranno terminati i cantieri di via Roma e dei due parcheggi di piazza Poste e piazza del Popolo.”.
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