È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PERCHÉ UNA DIETA DIMAGRANTE FALLISCE 2 VOLTE SU 3?
19 Giu 2014 07:20
Nonostante linee guida, programmi televisivi e iniziative per la promozione della salute provino a diffondere i punti cardine di una sana alimentazione, moltissima gente si ostina a voler fare di testa propria, finendo inevitabilmente per non riuscire nell’intento di perdere quegli odiati e sofferti kg di troppo. Eppure, in assenza di patologie concomitanti che influiscano sul buon esito di una dieta, se davvero si seguisse ciò che è stato prescritto, i risultati ci sarebbero. Sempre che qualcosa sia stato prescritto da un professionista della nutrizione…
Per centrare l’obiettivo, il primo passo è quello di scardinare tutte le false credenze, i luoghi comuni e… le assurdità in materia di dieta & alimentazione. Di seguito, e nel prossimo articolo, un po’ di verità.
In primis, la dieta deve essere fatta ad personam. Seguire quella di un’amica/sorella/suocera NON porterà mai ai risultati auspicati, per il semplice fatto che il fabbisogno calorico di ciascuno di noi è diverso, così come il metabolismo basale, lo stile di vita, le abitudini alimentari e non. I fattori da prendere in considerazione nella formulazione di una dieta non sono pochi, anzi. Per questo bisogna affidarsi solo ed esclusivamente a esperti (medici dietologi, nutrizionisti o biologi nutrizionisti, che abbiano conseguito una laurea magistrale in Scienze della Nutrizione Umana e che siano abilitati alla professione), in grado di formulare e prescrivere una dieta personalizzata.
Diffidate di tutte le diete online, fai-da-te, standardizzate o, ancora, prive di una ragionevole distribuzione dei nutrienti. Anche la dieta più ipocalorica, infatti, deve assicurare all’organismo un adeguato apporto di carboidrati, proteine e grassi, senza eccezioni! E le famose diete iperproteiche vanno bene solo per un breve periodo di tempo, di 2 o 3 settimane, dopo il quale è necessario tornare alle abitudini alimentari corrette. Se vi propongono, inoltre, una dieta ipolipidica, ipoglucidica o ipocolesterolemizzante, accertatevi sempre che non si tratti di uno schema alimentare “limitante”, che comporti cioè delle carenze per l’organismo a causa dell’esclusione di una o più categorie di alimenti. Diffidate anche del professionista che vi consegna una dieta prestampata, per quanto possa essere super dettagliata, ahimè solo grazie al software che l’ha creata.
Inoltre, quando si segue un’alimentazione ipocalorica, in moltissimi casi non si raggiungono risultati apprezzabili a causa di comportamenti errati, siano essi volontari o meno.
Primo fra tutti, la carenza di attività fisica, ritenuta da molti inutile perché “tanto mangio di meno”; al contrario, il movimento è imprescindibile, non soltanto quando si deve dimagrire, ma in ogni fase della vita, perché aiuta a mantenere in salute l’apparato cardiocircolatorio, rinforza i muscoli e favorisce la circolazione. Praticare sport durante una dieta (o in generale, seguendo una sana alimentazione) concorre all’aumento della massa muscolare, a discapito di quella grassa, e previene l’inevitabile perdita di muscolo, come avviene quando si segue una dieta rigida senza muovere un passo! E ricordiamo che la massa magra, a parità di peso, consuma più grassi – e quindi kcal- della massa grassa. Quindi, anziché fissarsi con il numero sulla bilancia (peraltro poco indicativo, perché, mettendo massa magra, il peso corporeo inevitabilmente aumenta), sarebbe il caso di vincere la pigrizia e dire addio alla sedentarietà, traendone benefici immediati e soprattutto duraturi.
Anche pensare che i prodotti light facciano dimagrire, solo perché recano la dicitura “light”, non è un accorgimento alleato della dieta. Infatti, non essendoci una definizione univoca, il termine “light” può indicare che il prodotto contenga meno calorie, meno grassi, meno zuccheri etc. Occorre quindi analizzare attentamente le tabelle nutrizionali, per conoscere il beneficio reale dei prodotti in questione, sempre che ve ne sia uno. Per esempio, negli yogurt e nei formaggi “light”, la riduzione dei grassi è quasi sempre compensata dall’aumento dello zucchero per dare più sapore. Bisogna valutare, allora, quanto convenga scegliere un prodotto con 30-40 kcal in meno ma con più zuccheri (il cui eccesso viene sempre e comunque trasformato in grassi dall’organismo), e finire per mangiarne una porzione doppia perché “tanto è light”, piuttosto che restare fedeli alla versione “normale” che, nelle giuste quantità, non ha mai fatto ingrassare nessuno.
Altro mito: i dolci fanno ingrassare. Dipende! In una dieta, i dolci non vanno proibiti del tutto, soprattutto se la persona è golosa di natura. Dopo 4-5 giorni di resistenza, infatti, si cadrebbe inevitabilmente in tentazione, vanificando tutti gli sforzi seguiti fino a quel momento. Piuttosto, è giusto che i dolci – quelli più sani, non le schifezze- in piccole quantità, siano permessi. Inoltre, imparando a mangiarne in dosi corrette, al termine della dieta verrà più facile e naturale contenersi nella scelta della porzione. Discorso a parte va fatto per i pazienti diabetici e insulino resistenti, ma per quello esiste il concetto di dieta ad personam.
Uno dei più dannosi luoghi comuni, ancora, è quello di credere che “meno si mangia, più rapidamente si dimagrisce”. Niente di più sbagliato! La perdita di peso abbraccia molti più fattori di quanto si pensi, e giocare con il proprio metabolismo non può che danneggiarlo, rendendo, nel tempo, sempre più difficile mantenere il peso ideale. Mangiando pochissimo, o eliminando alcuni nutrienti dalla dieta (ad esempio tutti i carboidrati, o l’olio extravergine d’oliva), il corpo si abitua a tale situazione (principio di sopravvivenza) e tende a immagazzinare perfino quel poco che gli viene fornito sotto forma di grassi, alias pancetta, fianchi, cosce e glutei.
Per questo motivo, è fondamentale che anche la dieta più ipocalorica garantisca una quantità adeguata di kcal, e includa tutti, dico tutti, i nutrienti. Solo così è possibile evitare l’effetto yo-yo, oltre che la sensazione perenne di fame e insoddisfazione.
Continua la prossima settimana…
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