PER IL GRANO TENERO PERO’ PREZZI IN AUMENTO PER GLI INCENDI IN RUSSIA

Oltre al basso prezzo del latte che mette in crisi la zootecnia c’è anche il settore cerealicolo in Sicilia che vive lo stesso problema. Il grano duro infatti è venduto ad un prezzo troppo basso per cui non si riesce a sostenere la produzione, problema al quale si aggiunge la concorrenza estera con la conseguenza che la pasta prodotta con grano importato da altri paesi viene spacciata come made in Italy. In provincia di Ragusa, inoltre,  il settore è importante per l’economia locale visto che vanta la produzione di pane tipico e di pasta che hanno caratteristiche qualitative tra le più alte dell’isola. Alla luce di ciò l’on. Riccardo Minardo ha scritto al Ministro delle politiche Agricole, Galan, illustrando la grave situazione vista la continua speculazione che prevale sulle leggi di mercato. I produttori denunciano: prezzi troppo bassi e totale assenza di interventi a sostegno della valorizzazione del grano duro siciliano per cui sottolinea l’on. Riccardo Minardo, sono opportuni e necessari  la riorganizzazione del comparto, il sostegno degli accordi di filiera e i controlli sulle importazioni. La situazione è ancora più preoccupante, soprattutto perché ancora una volta prevalgono azioni speculative che penalizzano il reddito degli agricoltori siciliani e della provincia di Ragusa ai quali, tra l’altro, viene riconosciuto in assoluto il prezzo più basso praticato sulle principali piazze cerealicole nazionali. Valorizzare le produzioni locali qualitativamente interessanti nel nostro Paese dovrebbe essere uno degli obiettivi di politica economica del governo. La corsa al ribasso dei prezzi  rischia di determinare una deleteria concorrenza tra produzioni anche di non eccellente qualità, con risultati complicati nei confronti di un mercato sempre più attento alla certificazione delle materie prime, al rispetto delle buone pratiche agricole. Preoccupazioni non marginali, continua il deputato regionale dell’Mpa, considerato il ruolo primario della produzione di pane,  pasta, pizza, prodotti tipici da forno, nonché del settore zootecnico e mangimistico. In conclusione l’on. Riccardo Minardo invita il Ministro ad attivare tutte le iniziative utili per valorizzare i prodotti cerealicoli, migliorando il reddito degli agricoltori e mettendo a disposizione dell’industria e dei consumatori produzioni di qualità, ad alto valore aggiunto e sempre più ricercate dal mercato. In quest’ottica, vanno favorite tutte quelle azioni che consentono di migliorare i rapporti tra tutti i soggetti della filiera: imprese agricole, di stoccaggio, di prima trasformazione, sementiere, fornitori di mezzi tecnici e servizi con le imprese di seconda trasformazione, la filiera zootecnica, la distribuzione ed i consumatori. E’ necessaria quindi un’azione che miri al sostegno del raggiungimento di accordi di filiera e a una più incisiva attività di controllo sulle partite di grano duro d’importazione, basata più su azioni nette e forti per permettere di salvare un importante settore della nostra agricoltura.

 

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