OCCUPAZIONE AEROPORTO FIUMICINO 30 GIUGNO, PARTITA LA MACCHINA ORGANIZZATIVA

E’ partita la macchina organizzativa in vista dell’occupazione dell’aeroporto internazionale di Fiumicino a Roma. L’on. Pippo Digiacomo, intanto, ha inviato una nuova lettera al Governo. Nella missiva, inoltrata al presidente del Consiglio Monti e ai ministri Passera (Trasporti), Di Paola (Difesa) e Barca (Coesione territoriale), il parlamentare scrive: “Alla laboriosa provincia di Ragusa e alla Sicilia orientale, messa in ginocchio da una crisi recessiva senza precedenti, viene negata la possibilità di un rilancio immediato tramite l’apertura dell’Aeroporto di Comiso, costato  40 mln euro, oltre 21 per la gestione quarantennale. Una brutta pagina di storia italiana, un coacervo di malafede, disinformazione, antimeridionalismo. Con la giustificazione che non ci sono i soldi per i controllori di volo, viene negato l’avvio dell’unico aeroporto nuovo di zecca in Italia e dell’unica grande infrastruttura completata del Mezzogiorno.

Tutti sanno che quella dei controllori di volo è una scusa, come tutti sanno che la società che gestisce l’aeroporto è sana, ben capitalizzata, a differenza di molte altre in enorme passivo cui, tuttavia, lo Stato eroga regolarmente e gratuitamente i servizi necessari. Neanche il business plan redatto da una società di consulenza di primaria importanza, che prevede 1,5 mln di passeggeri dopo due anni e il conseguente pareggio di bilancio, è bastato a convincere chi di dovere a dare il via libera. Neanche i 4.5 mln di euro messi a disposizione dalla Regione Sicilia per lo start up dell’impianto sono valsi a sbloccare la questione. Prima o poi qualcuno dovrà pagare per questo spreco, la magistratura è al lavoro. Ecco la ragione della forte protesta che ci porterà giorno 30 giugno ad occupare l’aeroporto di Fiumicino, alle ore 10, Terminal Alitalia Partenze”.

Inoltre il Commissario straordinario della Provincia di Ragusa, Giovanni Scarso, esprime la propria solidarietà nei confronti dell’on. Giuseppe Di Giacomo per la preannunciata azione di protesta.

“Ritengo moralmente inaccettabile  – dichiara Giovanni Scarso – soprattutto in un momento in cui i cittadini sono chiamati a sostenere sacrifici finanziari d’ogni genere,  che esista nel nostro territorio,  un aeroporto costruito ed attrezzato  in modo ineccepibile, costato ai contribuenti svariate decine e decine di milioni di euro, ma mai aperto. Uno scalo aereo è una infrastruttura strategica essenziale in ogni territorio che ne possegga uno, per lo sviluppo e la crescita locale. In particolare, nell’area iblea, farebbe da forza trainante per il rilancio dell’agricoltura e del turismo. Pertanto, condivido il proposito dell’on. Di Giacomo di occupare, anche se simbolicamente,  l’aeroporto di Fiumicino, certo che l’eclatante protesta richiamerà l’attenzione della stampa e del governo sul colpevole ritardo relativo all’apertura del Magliocco.”

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