OCCORRE TORNARE NELLE PIAZZE

Il comitato cittadino UDC si è riunito  il 30 ottobre e, in una affollatissima riunione di iscritti e simpatizzanti, ha analizzato le varie problematiche politiche a partire dal Comune di Ragusa , dalla Regione e dallepolitiche Nazionali.

Molto sentito e partecipato il dibattito che ha sottolineato, in maniera unanime, come l’opposizione al Consiglio Comunale vada fatta in modo netto e sempre costruttivo, in particolare si stigmatizza fortemente l’atteggiamento della Giunta Piccitto, e della sua maggioranza, per l’incomprensibile bocciatura degli ultimi due OdG relativi al sostegno dei lavoratori del Consorzio, senza del quale non può esistere l’università, e al diniego del sostegno economico per i servizi di assistenza e di trasporto dei disabili ragusani.

Stigmatizzato fortemente l’atteggiamento offensivo e privo di rispetto Istituzionale di alcuni Assessori e di una buona parte della maggioranza che si rifà al meetup.

Inaccettabile è stato giudicato l’aumento delle tasse da parte di questa amministrazione, sull’ IMU che vede un aumento di circa 5.000.000,00 di euro, della TARES che peserà al 100% sulle spalle dei cittadini, del canone idrico che presenta tariffe molto sostenute.

A tal proposito si è deciso di istituire delle commissioni di studio, composte da tecnici, che, con la loro professionalità, esamineranno tutti gli atti inerenti al bilancio, nonchè gli emendamenti che si presenteranno. Si è anche ritenuto opportuno istituire un tavolo con le altre opposizioni, al fine di delineare percorsi e strategie congiunte.

All’unanimità si è sottolineata l’esigenza di “tornare nelle piazze”, con dei gazebo almeno due volte al mese, per spiegare alla gente il bilancio comunale, le tasse, le politiche comunali in genere e per portare in Consiglio la loro voce e le loro esigenze: saranno i gazebi dell’ascolto e nascono dall’esigenza unanime di tornare a far politica fra la gente, a coinvolgere attivamente la base e l’elettorato in un percorso democratico di rigenerazione di una politica che “deve uscire dalle stanze chiuse”.

Proprio in questo momento molto delicato della politica partitica e del riassettamento dei moderati, con in testa l’UDC, che vanno verso la costituzione del Partito Popolare in cui crediamo moltissimo, sentiamo l’esigenza di aprire il Partito ai nuovi simpatizzanti, alle altre forze moderate, per costruire le basi di un solido grande Partito liberale, riformista, popolare e democratico, con ambizioni governative.

La rigenerazione, però, deve avvenire con la partecipazione attiva e coinvolgente della base vecchia e nuova, attraverso i congressi organizzativi che, da Roma a Ragusa, ci vedano impegnati nella ricostruzione del centro moderato, attraverso lo strumento più democratico che ci sia, ovvero le primarie atte a coinvolgere positivamente la base e ad uscire fuori dai vecchi canoni ormai stantii e superati dell’acclamazione nelle assemblee.

Quindi si è deciso di comunicare tale intenzione alle segreterie Provinciale e Regionale, per concordare data e modalità.

 

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