Nota del segretario della Cisl Avola sul convegno organizzato dai Lions Club

“Innovare la cultura d’impresa, modificare i comportamenti, degli attori della vita socio-economica e istituzionali, creare nuova crescita per dare certezza di lavoro e di sviluppo”. E’ quanto sostiene il Segretario Generale della Cisl Giovanni Avola, riferendosi al recente convegno organizzato dai Lions Club, sul tema “Gli interventi della Regione per lo sviluppo: opportunità per le p.m.i.”,  e che ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive Marco Venturi. Concordiamo con l’Assessore quando afferma che bisogna ammodernare la Pubblica Amministrazione. Punto fortemente sollecitato  dalla Cisl per il quale riteniamo indispensabile avviare un patto sociale che cambi la burocrazia per imprimere una forte accelerazione allo sviluppo economico. Un patto sociale sottoscritto da istituzioni, sindacato dei lavoratori, associazioni delle imprese e dalla politica, quella che ci sta, che deve vedere al centro gli indirizzi a cui dovranno uniformarsi strategie di governo e azione politica, per meglio puntare alla creazione di lavoro vero e crescita reale delle imprese, e per favorire la rifondazione e sburocratizzazione della pubblica amministrazione, alzando un argine contro l’uso ricattatorio e condizionante delle procedure burocratiche, legando sempre più gli incentivi e gli aiuti al rispetto delle regole e dello sviluppo armonico nel territorio, e arginando cosi la pratica del malaffare, dell’illegalità e delle speculazioni. Queste debbono essere le coordinate da mettere in campo ora, nel bel mezzo di una crisi senza fine, per ripartire con il piede giusto e per meglio utilizzare le opportunità di programmazione e di finanziamento in essere, che interessano fortemente il nostro territorio, fatto di p.m.i., che vivono assieme ai lavoratori momenti tragici nella nostra provincia. Ragusa non è più un’oasi, riprenderà ad esserlo solo nella misura in cui il territorio sarà dotato di adeguate infrastrutture materiali e immateriali, e su questo il Governo Regionale deve imprimere un’accelerazione nei fatti, cosi come sul versante degli interventi a favore dello sviluppo, Ragusa non rientra tra quelle aree coinvolte nel dibattito o ragionamenti in corso “più privato e meno pubblico”.  Motivo per cui l’attenzione dei governi deve necessariamente avere più concretezza, sostanza e aderenza rispetto alle tipologie del tessuto produttivo. La necessità quindi è di avere e riprendere un percorso di concertazione per innalzare le proposte di sviluppo e di programmazione nel nostro territorio, cosi come fatto nel recente passato. Fare ciò non significa fare un patto per lo sviluppo, ma riprendere la piattaforma presentata dal sindacato meno di un anno fa e continuare un confronto aperto, sereno e leale tra le parti sociali, sui temi dello sviluppo nei settori vecchi e nuovi, sulla legalità, sul come fronteggiare l’emergenza lavoro ora e come dare una prospettiva alle nuove generazioni, fatte di lavoratori e imprese.

 

 

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