NICASTRO: IL RINVIO A GIUDIZIO DI VENTICINQUE CI LASCIA SGOMENTI

 “L’aver appreso dalla stampa che il collega, Giovanni Venticinque, è stato rinviato  a giudizio con l’accusa di omicidio colposo, ci coglie di sorpresa e di lascia sgomenti”. Questo il commento del Coordinatore provinciale dell’ANCI, Giuseppe Nicastro, Sindaco di Chiaramonte Gulfi. “Ancora una volta, queste le parole di Nicastro, a pagare il prezzo più alto è un Sindaco e stavolta il collega di Scicli a cui è stata addossata l’intera responsabilità per la morte del piccolo Giuseppe Brafa, sbranato da un branco di cani randagi.  Lui, come tutti noi nella gestione delle nostre comunità, è stato lasciato solo dallo Stato e dalla Regione, in particolare sulla vicenda randagismo, e poi continuano a scaricare sui Comuni ogni competenza, senza il necessario trasferimento di risorse economiche. Poi, quando succedono episodi tragici come quello che ha provocato la morte di quel ragazzino, ci si scatena contro con una ferocia inaudita, al punto tale da vedere il Sindaco, Giovanni Venticinque, accusato di un reato gravissimo per fatti di cui non ha una colpa diretta. E’ paradossale tutto ciò. Ci troviamo di fronte ad un Stato che dopo aver ignorato le tante richieste da parte dei Sindaco, poi, con un altro organo dello Stato, che è la magistratura, si accanisce contro.  A lui va la mia solidarietà e quella di tutti i Sindaci della Provincia di Ragusa. Ma crediamo che occorre fare di più. Giovanni Venticinque non sarà lasciato da solo. Il sottoscritto, in qualità di coordinatore provinciale dell’ANCI, assieme agli altri Sindaci promuoverà ogni iniziativa a suo sostegno e sin d’ora ci si impegna ad essere presenti in udienza e con lui seguiremo ogni fase processuale”.  

 

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