È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NESSUNA PERSECUZIONE NEI CONFRONTI DI DIPENDENTI
25 Ago 2010 21:58
E’ chiaramente evidente che il compito di un sindacato è quello di assistere e difendere i lavoratori, specialmente i propri associati, ma quando si taccia pubblicamente un’azienda di avere dei comportamenti persecutori nei confronti di alcuni dipendenti, sarebbe bene riportare esattamente i fatti che sono all’origine della contestazione, senza omettere, ad arte, quelli, fra di essi, che non si vuole rendere noti. Sicché invece di inutili proclami, farebbe bene la segretaria FLAI CGIL a dire: se ritenga censurabile o meno il comportamento del dipendente che si assenti arbitrariamente dalla azienda per motivi familiari per poi documentare, invece, un proprio stato di malattia ; se ritenga o meno censurabile il comportamento di un dipendente che tenti di indirizzare i clienti del proprio datore di lavoro presso altre aziende che svolgono la medesima attività commerciale, per trarne un utile personale; se ritenga censurabile il comportamento del dipendente che in più di una occasione abbia tentato di aggredire il proprio datore di lavoro; se ritenga censurabile o meno il comportamento del lavoratore che vada in giro a denigrare la propria azienda dichiarando o, ascoltando gli altri che lo accompagnano dichiarare, pubblicamente ed ufficialmente che all’interno della azienda per cui egli lavora si verificano gravi fatti illeciti. E’ persecutorio una contestazione disciplinare su questi fatti?
E visto che si ritiene che una tale contestazione disciplinare (tale è, e non un provvedimento disciplinare) non farebbe onore al sottoscritto ed all’intero gruppo dirigente di Rinascita, io mi chiedo se faccia onore al sindacato difendere pubblicamente comportamenti di tal fatta, denigrando l’azienda che ne è vittima ?
Dica, ancora, la segretaria FLAI CGIL, in quale azienda di tutto l’universo mondo, sia essa pubblica o privata, comportamenti di questo genere non sarebbero stati contestati ad un dipendente. L’aver ricevuto i due dipendenti una lettera minatoria, per il cui contenuto mi sento ancora una volta di rinnovare loro la mia solidarietà, non autorizza i destinatari a porre in essere qualunque comportamento forse pensando che “ tanto nessuno avrà il coraggio di toccarmi “Né il tavolo della trattativa avviato con il sindacato su un piano costruttivo della serenità aziendale, che resta fermo nella intenzione e nella disponibilità di Rinascita, può ritenersi precluso o compromesso da avvenimenti di tal fatta Per quanto mi riguarda mi batterò per tutelale gli interessi di Rinascita contro ogni atto lesivo dei, suoi interessi, senza tener conto delle intimidazioni, da qualunque parte esse provengano. E, a proposito, con riferimento ai controlli ancora una volta, ad arte, pubblicamente invocati contro gli Amministratori, si sappia, che essi sono stati richiesti ed auspicati, primi fra tutti, dagli stessi Amministratori di Rinascita, affinché cessi questo uso strumentale e diffamatorio che si fa di essi.
Su una cosa concordo con la segretaria FLAI CGIL Rinascita è un vanto per l’intero movimento cooperativo ed è una presenza fondamentale del mondo agricolo, forse anche per merito del sottoscritto e di chi ha dedicato tanti anni della propria vita a questa struttura . Di questo e di avere condotto Rinascita in mezzo alla tempesta della crisi del comparto agricolo, mi sento onorato.
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