NATIVITA’ DEL BATTISTA, A RAGUSA INIZIATA LA SETTIMANA DI CELEBRAZIONI

Con una cerimonia nuova e partecipata si è aperta, domenica scorsa, la settimana della Natività del Battista a Ragusa. Alle ore 18 di domenica 17, infatti, è stato svelato, sull’altare maggiore, il simulacro cinquecentesco del Patrono di Ragusa, mentre veniva aperta per tutta la giornata la cappella che custodisce il simulacro processionale, davanti al quale numerosi fedeli si sono fermati per una preghiera e un momento di riflessione. Partecipati anche i Vespri e la Santa Messa. 
Lunedì 18, invece, la prima fase del “gemellaggio” con la comunità di Chiaramonte: il Comitato e i Portatori, infatti, accompagnati dal Vicario della Cattedrale Don Giuseppe Ramondazzo, hanno animato la Santa Messa nella Chiesa Commendale dedicata al Battista. Un momento, celebrato da Don Graziano Martorana, che ha anche ricordato il terzo anniversario della scomparsa di Don Biagio Pandolfo, già Vicario della Cattedrale a Ragusa, praticamente in contemporanea alla celebrazione in memoria del sacerdote che si stava svolgendo a Comiso. La Santa Messa a Chiaramonte si è conclusa con la donazione ai ragusani della medaglia della Confraternita, mentre i devoti del Capoluogo si sono fermati davanti al simulacro chiaramontano per cantare l’inno ragusano e concludere con le tradizionali “voci”. Ricordiamo che il gemellaggio sarà formalizzato Domenica 24 sera, in Piazza Duomo, con la donazione del cuore d’argento.
Nei prossimi giorni, invece, spazio agli eventi culturali: domani, giovedì 21, alle 20, presso la villetta della Cattedrale – lato C.so Vitt.Veneto – , “San Giovanni nell’Arte e nella Letteratura” a cura del Prof. Giorgio Flaccavento, mentre Venerdì 22, sempre alle 20 ma presso le sale di Palazzo Garofalo, si chiuderanno le celebrazioni, durate un anno, per il 150° del Simulacro Processionale del Battista. Il Dott. Fabrizio Occhipinti, che ha curato il lavoro di ricerca sulla storia della statua e la figura dello scultore Licitra, terrà una conferenza che illustrerà i risultati della ricerca stessa, e anche, grazie ad una particolare parentesi di storia dell’arte, spiegherà in che modo l’opera del Licitra si colloca tra secoli di arte sacra.

 

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