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Modica–Scicli, un sogno autostradale tradito. La CGIL: “Persi 350 milioni, lotto abbandonato”
15 Ott 2025 09:47
Un’autostrada dimenticata, un territorio abbandonato e una scelta politica che grida vendetta.
La CGIL di Ragusa, guidata dal segretario generale Giuseppe Roccuzzo, torna a puntare il dito contro l’assurda vicenda del lotto 9 dell’autostrada Siracusa–Gela, il tratto destinato a collegare Modica a Scicli, oggi simbolo di inefficienza e fallimento amministrativo.
Fondi persi e costi raddoppiati
Lo scorso luglio, la CGIL aveva già acceso i riflettori con una protesta simbolica all’imbocco dell’autostrada di Modica, denunciando la perdita di 350 milioni di euro destinati all’opera, dirottati altrove per l’incapacità del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) di bandire la gara nei tempi previsti.
Oggi, per completare lo stesso tratto, servirebbero 640 milioni di euro, ma il rischio è che il progetto — già pronto, esecutivo e cantierabile — decada definitivamente, perdendo i vincoli di esproprio e le autorizzazioni ambientali.
Un danno enorme, non solo tecnico ma strategico, che compromette lo sviluppo infrastrutturale della provincia di Ragusa e rischia di “tagliare in due” l’intero territorio.
Una scelta definita “inaccettabile”. “La provincia di Ragusa ha diritto a collegamenti moderni e sicuri: non possiamo restare isolati mentre il resto del Paese va avanti.”, spiega Roccuzzo.
Un Sud Est dimenticato
Il tratto Modica–Scicli rappresenta una delle infrastrutture più attese del Sud Est siciliano.
Completare il lotto 9 significherebbe unire finalmente la costa ragusana alla grande rete autostradale, rilanciando turismo, economia e logistica.
Invece, la vicenda rischia di trasformarsi nell’ennesimo simbolo dell’abbandono istituzionale.
“Si trovano fondi per le armi, non per le strade”
La CGIL di Ragusa è tornata a farsi sentire anche a Palermo, dove ieri ha partecipato al sit-in contro la decisione del Governo di destinare 252 milioni di euro a scopi militari, attingendo ai fondi europei FESR e FSE.
Risorse che — sottolinea il sindacato — dovrebbero invece sostenere sanità, scuola, trasporti e sviluppo territoriale.
Il segretario generale della CGIL Sicilia, Alfio Mannino, è stato netto: “Si trovano centinaia di milioni per la militarizzazione del territorio, ha affermato, ma non un euro per le opere che possono cambiare il volto della Sicilia, collegare le città, creare lavoro e garantire servizi essenziali”.
CGIL: “Pronti a una grande mobilitazione”
La CGIL chiede che la questione del tratto Modica–Scicli torni immediatamente al centro dell’agenda politica regionale e nazionale.
Il sindacato sollecita Governo e Regione a recuperare i fondi necessari e a sbloccare l’iter burocratico che tiene ferma l’opera da anni. E se non si arriveranno a segnali concreti, la CGIL dichiara di essere pronta a una grande mobilitazione.
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