Modica: l’ospedale Maggiore “D.E.A.” di I livello. Abbate: “Vogliamo una astanteria”

“Un ospedale Maggiore classificato dal nuovo decreto di adeguamento della rete ospedaliera siciliana a “D.E.A. di I Livello” non può non annoverare tra i suoi corridoi di una Astanteria. Qualsiasi atto aziendale che vada in direzione opposta sarà certamente impugnato”. Così il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, in previsione dell’atto che verrà promulgato dall’ASP di Ragusa in merito al riordino dei tre Ospedali della Provincia, Modica, Ragusa e Vittoria. Una presa di posizione decisa da parte della Giunta Municipale di Modica e della maggioranza consiliare che è diventata un delibera portata in sede di conferenza dei Sindaci.

“Leggendo attentamente il decreto assessoriale non ci sono dubbi che debbano essere attivati tutti i posti letto disponibili anche ricorrendo all’utilizzo degli stessi presso altri Presidi Ospedalieri per non pregiudicare i livelli essenziali di assistenza del bacino di utenza. Pertanto è inspiegabile la riduzione dei posti letto di Geriatria da 18 a 10 o la non attivazione dei 4 posti letto di Neurologia anche alla luce della chiusura dell’Ospedale di Noto che ha determinato un incremento notevole dell’utenza che si serve del Maggiore di Modica penalizzante per i residenti di questo comprensorio che dalle statistiche hanno una percentuale maggiore di decessi per cause neurologiche rispetto ai comprensori di Ragusa e Vittoria.

Nello specifico si chiede l’inserimento dell’astanteria presso il Pronto Soccorso di Modica con il relativo raddoppio del personale medico e infermieristico. Riportare a 18 il numero di posti letto del reparto di Geriatria, l’attivazione del reparto di Neurologia e l’utilizzo di tutti i posti letto aziendali non attivati con flessibilità in tutta la provincia. Inoltre chiediamo che i direttori sanitari ospedalieri partecipino attivamente alle decisioni programmatiche e strategiche dell’ASP. La nostra Amministrazione si attiverà in ogni modo a tutela della salute dei propri concittadini difendendo i diritti del nostro Ospedale contro ogni tentativo di delegittimarlo. Gli atti amministrativi che recepiscono le istanze del territorio sono stati convertiti in delibera di Giunta e determina sindacale notificati alla Direzione Sanitaria Provinciale e successivamente all’Assessorato Regionale alla Sanità”.

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