MISTERI E DISAGI

Egregio Direttore, leggendo per caso le notizie “brevi” del Suo giornale ho avuto modo di constatare come, talvolta, riescono a dare spunti più interessanti che le normali notizie della home page, sfavillanti per i titoli e le foto che spesso attirano più del testo.

Stamane, fra le brevi, ho scovato una notizia che mi lascia, ad una prima lettura, semplicemente inebetito e che riporto integralmente, per evitare equivoci:

“Iniziano lunedì prossimo, 15 luglio, i lavori di manutenzione straordinaria della fontana di Piazza Poste. La prestigiosa scultura, realizzata nel 1958 dal maestro ragusano Carmelo Cappello, sarà smontata  per essere sottoposta alla pulizia dell’impianto idrico presente al suo interno. I lavori  dureranno una settimana per un importo di circa 2000 euro”.

Se non ricordo male, la fontana era stata smontata e rimossa per la costruzione del parcheggio sotterraneo alla stessa piazza, i cui lavori sono andati avanti per diversi mesi. E’ stata quindi reinstallata in occasione della riapertura della piazza, contestuale all’apertura del parcheggio sotterraneo, solo 8/10 mesi orsono.

Come mai non si è provveduto a effettuare questi lavori di pulizia dell’impianto idrico interno alla scultura durante i lunghi mesi di ‘riposo’ della stessa scultura ? Cosa si intende per manutenzione straordinaria ?

Esiste un conteggio preventivo dei costi di ordinaria manutenzione della fontana ? Per caso, occorre intervenire per la pulizia, previo smontaggio, ogni 8 mesi ?

Nell’occasione mi permetto segnalare una anomalia, penso facilmente risolvibile, relativa all’ingresso del parcheggio: l’ingresso, in sé abbastanza largo, è stato artificialmente ristretto ad una sola corsia di ingresso e le auto sono costrette a fermarsi sulla soglia per ritirare il biglietto.

Ogni breve fermata di un’auto  si ripercuote sul normale scorrimento del flusso veicolare di corso Italia, determinando, nel caso di contemporaneo accesso al parcheggio, anche di solo due o tre auto, un rallentamento del traffico, nei due sensi di marcia. Sarebbe stato opportuno spostare l’erogatore dei biglietti più all’interno, per consentire, comunque, la temporanea sosta di più vetture nell’area di ingresso, evitando di rallentare il traffico esterno, senza dire che il biglietto con l’orario di ingresso potrebbe essere preso dopo aver posteggiato oppure distribuito più velocemente, nei momenti di maggiore afflusso, dal personale.

Capisco che si creano situazioni come quelle al casello autostradale, dove c’è gente che non trova il biglietto o deve ancora munirsi dei soldi  cercandoli nella borsa della moglie (impresa notoriamente ardua per il sommo ordine che regna nelle borse delle donne), ma non è tollerabile dover sopportare ingresso stretto, lentezza degli automobilisti e colonnina subito dopo l’entrata

Se si va al Macdrive, dietro di te possono incolonnarsi 10 auto senza interferire con il traffico esterno, come pure accade nei parcheggi di Catania, immersi nella esaltante confusione del mercato dietro Corso Sicilia, dove si entra con una celerità massima.

Ora qualcuno mi dirà: “Vattene ad abitare a Catania”. Magari le sue parole si tramutassero in realtà !

Lettera firmata

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