MISSIONI DEGLI AMMINISTRATORI COMUNALI DI RAGUSA FINANZIATI DAI CAPITOLI DESTINATI ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Visto che non c’è più sordo di non voglia sentire e visto che continuano a cadere nel vuoto i nostri molteplici appelli lanciati tramite comunicati stampa e tesi ad evitare irregolarità amministrative, siamo purtroppo costretti a rivolgerci alla Corte dei Conti affinché si faccia chiarezza su evidenti incongruenze di cui la nuova Amministrazione Piccitto si è resa presumibilmente protagonista. Appena insediata la nuova Amministrazione è stata colpita dalla “sindrome da missione”. Sindaco e assessori hanno speso soldi pubblici per andare a fare “gli interessi della città” tra Roma, Firenze e Palermo. Non entriamo nel merito delle missioni anche se aspettiamo ancora i resoconti, ma il vero problema è che l’hanno fatto imputando le spese di missione a capitoli che servono a ben altra cosa. Non avendo approvato il bilancio e non essendoci disponibilità nel capitolo giusto, hanno ben pensato di utilizzare i soldi prelevandoli da altri capitoli cioè quelli che sono relativi alle spese di missione del personale e alle spese per l’aggiornamento del personale. Quando abbiamo letto le delibere non riuscivamo a crederci. Forse gli amministratori comunali pensano di essere diventati dipendenti del Comune? Tutto è cominciato con la determina dirigenziale n. 996 del 25/7/2013  finanziando sul capitolo dedicato alla formazione del personale (capitolo 1100) per €66,78 la missione a Palermo dell’assessore ai lavori pubblici. E’ andata bene, nessuno se n’è accorto, e si è continuato con grande velocità. A seguire l’elenco delle missioni degli amministratori comunali pagate da capitoli che servono invece per il personale dipendente del Comune:

– determina 1148 del 27/8/2013 missione a Palermo sindaco e assessore ai lavori pubblici al capitolo 1039.9 (indennita’  di missione personale ufficio idrico) € 90,00;

– determina dirigenziale n. 1171del 5/9/2013 missione a Roma assessore Conti finanziata al capitolo 1039.4 (indennita’ di missione personale ufficio tecnico) €85,00;

-determina dirigenziale n.1263 del 24/9/2013 missione assessore Di Martino finanziata al capitolo 1100 (spese per la formazione del personale) € 150,00;

-determina dirigenziale n.1264 del 24/9/2013 missione assessore Brafa al capitolo 1100 ( spese per la formazione del personale) €50,00;

– determina dirigenziale n. 1273 del 25/9/2013 missione sindaco, assessore lavori pubblici e assessore territorio al capitolo 1039.9 (indennita’ di missione ufficio idrico) €120,00;

-determina dirigenziale 1360 del 4/10/2013 missione a Roma assessore Conti al capitolo 1100 ( spese per l’aggiornamento del personale) € 260,00;

-determina dirigenziale n. 1463del 16/10/2013 missione a Bologna assessore ai centri storici al capitolo 1100( spese per l’aggiornamento del personale) €200,00;

-determina dirigenziale n. 1477 del 18/10/2013 missione sindaco a Palermo al capitolo 1100 (spese per l’aggiornamento del personale) €90,00;

-determina dirigenziale n. 1491 del 21/10/2013 missione sindaco a Firenze al capitolo 1100 (spese per la formazione del personale) €443,83;

Gli amministratori comunali hanno speso un totale di € 1555,61 in appena quattro mesi e per di più su capitoli non conformi alla tipologia di spesa (perché riservati alla spesa per il personale dipendente) anziché utilizzare i capitoli per le missioni degli amministratori e questo proprio quando si parla di rigore della spesa pubblica e di tagli agli sprechi. Va evidenziato che il precedente sindaco Nello Dipasquale nell’anno 2012 aveva previsto complessivamente 500 euro per tutte le spese di missione per gli amministratori attraverso uno stanziamento nel capitolo pertinente di bilancio (1010.4), l’unico in cui venivano impegnate tali somme senza razziare a destra e a manca. Va ricordato che in quell’anno sono state impegnate solo 330 euro e va ricordato che l’ex sindaco Dipasquale ha rinunciato a qualsiasi rimborso in missione come dichiarato nella determina dirigenziale n.76 del 3/2/2012. Oggi siamo al paradosso, si parla di sprechi e si spendono soldi che non esistono e li si prendono dove capita, tra l’altro a danno del personale dipendente, la cui formazione è prevista contrattualmente. Questo ci preoccupa molto perché il bilancio non è un’accozzaglia di numeri intercambiabili a seconda del momento, ha una forma e una sostanza sancita da norme non solo di natura contabile. A questo punto ci sembra non solo opportuno ma anche necessario, vista l’agilità e la facilità di movimento della nuova Amministrazione, chiedere al segretario generale e all’organo di revisione, di attenzionare gli atti segnalati perché il timore, decisamente fondato, è quello di compromettere una corretta e sana gestione dell’ente, con grave nocumento alla città e ai suoi cittadini

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